TOP

World Cancer Day, non banalizziamo un problema serio: il dibattito scientifico è più che mai acceso

La posizione di Carni Sostenibili nel video-intervento del presidente, Prof. Giuseppe Pulina.

La lotta contro il cancro è ben lungi dall’essere vinta, e oggi è il tema del giorno, evidenziato anche dalla presentazione da parte della Commissione europea, del cosiddetto Piano di lotta contro il cancro. Il documento, redatto dalla DG Sante della stessa Commissione, vuole portare all’eliminazione dei programmi di promozione di quei prodotti agroalimentari che, a torto o a ragione, sono associati ai rischi di tumore. Tra questi, come al solito, vengono inserite le carni rosse e quelle trasformate.

Carni e salumi sono parte integrante di una dieta completa ed equilibrata, infatti fanno parte da secoli della vera Dieta mediterranea. Nel documento europeo si legge che “la Commissione sta intraprendendo una revisione della politica di promozione dei prodotti agricoli, nell’ottica di potenziare il proprio contributo alla produzione e al consumo sostenibili, e in linea con il passaggio a una dieta con più verdura, meno carni rosse e lavorate e altri alimenti legati al rischio di cancro”. Questo, nonostante la scienza, quella senza interessi di parte, sia unanime nel dire che non è il prodotto in sé a essere pericoloso, ma la quantità che se ne assume.

Al netto delle errate interpretazioni e delle solite strumentalizzazioni, lo “Europe’s Beating Cancer Plan – let’s strive for more” non vuole mettere in allerta sulla cancerogenicità o meno di carne rossa o prodotti a base di carne, ma, lo ripetiamo, invita la Commissione a non finanziare programmi di promozione di prodotti ritenuti collegati al cancro.

L’Associazione Carni Sostenibili plaude allo sforzo da parte delle Istituzioni europee di combattere quella che al momento è fra le principali cause di morte prematura nel mondo occidentale, ma non può esimersi dal ricordare che dei 156 tipi di tumori oggi conosciuti, soltanto uno, quello al colon-retto, è sospettato di aumentare di meno dell’1% in termini assoluti la sua incidenza. E questo in caso si dovessero mangiare quantità enormi di carni rosse e salumi ogni giorno per il resto della propria vita – nessuno lo fa, tanto meno in Italia, dove siamo già al di sotto delle dosi raccomandate da IARC/OMS.

Come Associazione noi stiamo dalla parte della salute, dell’ambiente, della cultura e del lavoro, tutti valori da difendere per il benessere dei cittadini e al prosperità del mondo. Siamo quindi d’accordo su tutto ciò che porti in modo sensato a prevenire il cancro nella popolazione europea, ci auguriamo che questo ennesimo attacco ai prodotti agro-alimentari italiani non venga portato a termine. E mentre proviamo a levarci ogni dubbio che questo Piano anti-cancro sia spinto da pulsioni ideologiche o attira-consensi di alcuni membri della Commissione, oltre che da interessi miliardari legati alle multinazionali (spesso extra-europee) che producono carne finta, vi invitiamo a guardare (o riguardare) il video qui sotto. In due minuti, il professor Pulina spiega perché la carne rossa ed i salumi, che incidono sui fattori di rischio 100 volte meno del fumo di sigaretta e 45 volte meno dell’eccesso di alcool, e solo se consumati in modo eccessivo, non sono il vero nemico da combattere per vincere l’importante sfida contro il cancro.

 

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.