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Vegana pentita: “La carne? È necessaria per vivere bene”

La dieta vegana è, fra le mode del momento, una di quelle che fa discutere di più. Chi la sceglie, spesso, porta la rispettabile motivazione etica. Altre volte, i motivi sono di carattere ambientale, anche se basati più su luoghi comuni che altro. Altri ancora, i motivi sono di tipo nutrizionale o salutistico, anche se la dieta vegana non riduce il rischio di contrarre malattie – come il cancro, e soprattutto può portare a gravi carenze nutritive.

Alimentazione vegana, alimentazione più sana? Non proprio. A ricordarcelo, attraverso l’esperienza personale raccontata in una intervista, ci ha pensato anche una “vegana pentita“: Barbara Frielinghaus, 53 anni, ha rifiutato di toccare qualsiasi cibo di origine animale per sette anni, ma ha deciso di dire “basta”.

Huffington Post Italia ci racconta perché.

Alimentazione vegana: la via verso una vita più sana?

Si sente spesso di persone che dopo essere passate a un’alimentazione vegana affermano di stare meglio. Più in forma, piene di energia e con una visione del mondo molto più positiva. Vegani convinti come Attila Hildman hanno basato la loro carriera su questa convinzione.

E tutte quelle persone che non vivono bene praticando una dieta vegana? Tutti quelli che si rendono conto che la carne gli fa bene e tornano onnivori proprio per questo motivo? Il giornale tedesco Rheinische Post ha raccolto la testimonianza di una di loro.

Dopo sette anni di dieta vegana, basta.

Barbara Frielinghaus è stata vegana per sette anni. Già da bambina era intollerante a numerosi cibi e ben presto ha deciso di non voler più preparare piatti che contengono carne. Le faceva semplicemente ribrezzo. Breve dunque il passo, dopo aver eliminato numerosi cibi dalla propria alimentazione, che l’ha portata alla dieta vegana.

E inizialmente gli effetti erano buoni, la sua vita era migliorata. Aveva un aspetto più riposato, si sentiva più in forma. Ma la sensazione positiva l’ha abbandonata ben presto. Era stanca, priva di motivazione, irritabile. Le sue mestruazioni erano sempre più irregolari, soffriva di una forte carenza di vitamina B12, i suoi denti erano diventati estremamente sensibili.

Tutto questo l’ha fatta dubitare della sua alimentazione. Quando poi le è capitato di leggere un articolo sulle origini delle proteine animali, ha definitivamente cambiato idea: Barbara ha ricominciato a mangiare carne. E si è sentita subito meglio: “Ho immediatamente percepito gli effetti del cambio di dieta e mi sono sentita nutrita in maniera più completa. È stato quello il momento in cui ho abbandonato il modo di pensare dei vegani.”

“L’uomo ha il diritto di mangiare gli animali”

Anche il ribrezzo che provava cucinando la carne le è finalmente passato. E Barbara oggi dice: “Secondo me l’uomo ha il diritto di mangiare gli animali, quello che conta è come sono tenuti. Non voglio mangiare animali tristi e malati”. Non ci si dovrebbe dunque obbligare a seguire una certa dieta solo perché si è psicologicamente convinti del concetto alla base: “Se il corpo dice ‘Questo non si può fare’, anche se lo spirito risponde ‘Deve funzionare, è una cosa sana’, allora non si può fare.”

Un argomento piuttosto valido, secondo noi.

Questo post è apparso per la prima volta su The Huffington Post DE ed è poi stato tradotto dal tedesco da Lisa Di Giuseppe.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.