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benefici nutrizionali, economici e ambientali della produzione di carne

Oltre 1000 scienziati per la Dichiarazione di Dublino

Pubblicati gli atti del progetto mondiale su benefici nutrizionali, economici e ambientali della produzione di carne. Più di 1000 gli scienziati che hanno aderito all’iniziativa, contribuendo i loro studi e ricerche.

Pubblicati su Animal Frontiers, la rivista ufficiale dell’American Society of Animal Science, della Federazione europea di scienze animali e dell’American Meat Science Association, gli atti ufficiali della Dichiarazione di Dublino, il progetto di ricerca globale che ha l’obiettivo di raccogliere letteratura scientifica che sottolinei i benefici nutrizionali, economici e ambientali della produzione di carne. Sono più di 1000 gli scienziati di tutto il mondo che hanno aderito all’iniziativa, contribuendo attraverso il loro lavoro con studi e ricerche.

“In un contesto in cui il dibattito intorno alla produzione e al consumo di carne è sempre più polarizzato, la Dichiarazione di Dublino assume un valore eccezionale – dice Giuseppe Pulina, presidente di Carni Sostenibili, l’organizzazione che promuove il consumo consapevole e la produzione sostenibile di carne, e fra gli scienziati firmatari del progetto – mai come oggi un approccio che privilegi il dato e l’indagine scientifica su quello  ideologico non solo è auspicabile ma necessario per tutelare la salute dei cittadini e favorire l’operato dei decisori”.

Le sfide del settore zootecnico

Le attività della Dichiarazione si sono inserite in un momento in cui il settore zootecnico mondiale deve affrontare una doppia sfida senza precedenti. Da una parte c’è un appello per aumentare la disponibilità di alimenti di origine animale (carne, latticini, uova e pesce) per aiutare a soddisfare i bisogni nutrizionali di circa tre miliardi di persone a rischio di carenze nutrizionali; dall’altra, i sistemi di produzione animale presentano diverse sfide per quanto riguarda la biodiversità, i cambiamenti climatici e i flussi di nutrienti, nonché la salute e il benessere degli animali. In sintesi, le sfide di approvvigionamento e sostenibilità crescono in modo esponenziale e l’avanzamento di soluzioni basate su prove scientifiche diventa sempre più urgente.

Gli atti della Dichiarazione di Dublino

In primo luogo, sul piano della salute, ma anche sul piano economico e ambientale, le ricerche che hanno contribuito alla Dichiarazione di Dublino dimostrano l’urgenza di un approccio scientificamente fondato al consumo e alla produzione di carne. Sono centinaia ormai, infatti, le voci dal mondo scientifico che spingono perché si riconosca l’importante ruolo svolto dalla carne nell’alimentazione e i suoi benefici, molte delle quali hanno visto una convergenza proprio nella Dichiarazione di Dublino. “Un passo importante – conclude Pulina – che serve ad arricchire una discussione spesso penalizzata da fake news e mancanza di informazioni oggettive”.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.