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USA, riconosciuta la sicurezza dei salumi italiani

Il prosciutto italiano non spaventa più gli Stati Uniti, dove sarà finalmente esportabile. La svolta è stata annunciata dalle autorità Usa che, dopo quasi due anni di restrizioni, hanno rimosso una serie di misure prese per limitare l’export dei prodotti Made in Italy a base di carne cruda stagionata.

Si legge su Cibaria: “Da oggi è più semplice esportare i salumi italiani negli Usa”. E’ il commento di Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) alla revoca della cosiddetta “100% reinspection”. Le misure rimosse limitavano fortemente l’export dei prodotti italiani a base di carne cruda stagionata verso il mercato americano. L’epilogo fa seguito ad una intensa trattativa sviluppatasi nell’ultimo anno – che ha visto impegnato oltre al Ministero della Salute, il Ministero degli Esteri, l’Ambasciata d’Italia negli USA, i servizi veterinari regionali e le associazioni industriali di settore.

La svolta è arrivata a seguito del completamento della valutazione delle risultanze di un audit condotto da ispettori dell’Agenzia americana per la sicurezza alimentare FSIS sulle strutture produttive nazionali nell’estate scorsa. “La decisione – ha commentato il Ministro della salute Beatrice Lorenzin – dà atto della qualità del nostro sistema produttivo e di controllo, che è in grado di rispondere positivamente agli stringenti requisiti richiesti dalle Autorità sanitarie americane, oltre che a quelle altrettanto severe in vigore nel nostro Paese e nell’Unione europea e del forte impegno del ministero e del Governo, a sostegno del sistema produttivo, ferma restando la primaria esigenza di tutelare la salute dei consumatori. E’ una importante vittoria per una intera filiera produttiva, che rappresenta una eccellenza mondiale, particolarmente significativa in costanza di EXPO 2015″.

Un comunicato del Ministro Lorenzin informa che l’Amministratore del Food Safety and Inspection Service (FSIS) Alfred Almanza ha comunicato ufficialmente che viene sbloccata la lista degli impianti autorizzati ad esportare negli Stati Uniti e che i controlli ispettivi ai punti di ingresso (POE) in USA saranno dimezzati immediatamente, per poi essere riportati allo stato pre-crisi di controlli a campione, in assenza di casi di positività entro 45 giorni ai Punti di entrata nel Paese.

Le procedure di invio vanno “verso il ritorno alla normalità dopo due anni di costosi controlli rafforzati”, aggiunge Assica, ricordando che il provvedimento, che era stato introdotto a settembre 2013 dalle Autorità USA, ed è stato causa di molti disagi per le nostre aziende esportatrici, sia per la lentezza con cui i nostri salumi avevano accesso al mercato – poiché costretti a stazionare molti giorni presso i magazzini doganali prima di essere campionati – sia per i costi che questo comportava”. “Le notizie di oggi sono un chiaro segno che le Autorità americane considerano nuovamente degno di fiducia il sistema dei controlli italiano – ha affermato Nicola Levoni, Presidente di Assica: “Questo rinnovato clima di collaborazione darà la possibilità di accedere al mercato statunitense da parte di nuovi impianti e faciliterà l’avvio dell’esportazione anche dei prodotti di salumeria a breve stagionatura, quali salami, coppe, pancette, che hanno avuto il via libera formale quasi due anni fa, ma che fino ad oggi non è stato possibile inviare”.

 

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.