Tim Hortons: via Beyond Meat dal menu
Veg marketing già in crisi? Così pare. Almeno in Canada, dove le cose non sono andate secondo le previsioni e chi pensava che in breve tempo la carne finta avrebbe sostituito del tutto quella vera dovrà aspettare ancora un po’.
Contro tutte le aspettative, è quanto ha deciso la catena Tim Hortons in Canada, che in una dichiarazione a FOX Business ha fatto sapere di aver rimosso il famoso Hamburger vegetale di Beyond Meat dall’offerta del proprio menu.
Un portavoce della catena, che è di proprietà di Restaurant Brands International, ha così spiegato le motivazioni della loro decisione: “Abbiamo introdotto questo prodotto a base vegetale sostitutivo della carne come un’offerta a tempo limitato per testare l’interesse dei nostri clienti verso questa alternativa. Il prodotto, al contrario delle nostre aspettative, non è stato amato dai nostri clienti. Potremmo di nuovo offrire prodotti a base vegetale in futuro, ma per ora l’abbiamo rimosso dal menu”. Che i consumatori, dopo aver provato l’hamburger vegetale per curiosità, si siano resi conto che il gioco non vale la candela? Effettivamente, considerando la lunga lista di ingredienti di sintesi che compongono l’hamburger Beyond Meat, dove la chimica fa da padrona, c’era da meravigliarsi del contrario.
Il #BeyondMeat #burger, al contrario delle aspettative, non è stato amato dai clienti della catena #TimHortons, che lo ha quindi rimosso dal menu. Condividi il TweetOli raffinati parzialmente idrogenati, miscele di estratti vegetali, amido modificato, aromi chimici, glutammato, gomme, glicerina, proteine isolate di soia, di pisello e di grano, edulcoranti, coloranti, emulsionanti e addensanti, solo per menzionare alcuni della lunga lista di additivi impiegati per tentare di ricreare la stessa consistenza e il sapore della carne.
Vien da sé che, oltre a non essere un toccasana per la salute, nonostante gli sforzi dell’industria di trasformazione anche il sapore non è esattamente identico ad un vero hamburger di carne. Ma soprattutto, oggi che si parla tanto di impatto ambientale e per cui pare che molti consumatori siano invogliati verso queste alternative vegetali perché convinti che siano più sostenibili, non ci sono in realtà ancora studi scientifici affidabili che lo dimostrino.
Nonostante l’azienda produttrice sostenga, in uno studio da lei commissionato, che i suoi hamburger vegetali siamo meno impattanti, i dati sui reali consumi di acqua, sulle emissioni di gas serra e sullo sfruttamento delle risorse non sono stati effettivamente verificati e confrontati con l’impatto ambientale di un hamburger di vera carne bovina.
Anzi al contrario, pare proprio che questi cibi iper-processati non siano davvero un’alternativa migliore per il clima e per l’ambiente. Basti pensare agli estratti delle diverse specie vegetali impiegate come ingredienti, come soia, frutti e piante tropicali provenienti da Paesi lontani, poco sostenibili a livello di trasporto ed emissioni, e sottoposti a sofisticate lavorazioni industriali che richiedono un largo consumo di acqua e di energia per poter essere realizzati.
Nonostante #BeyondMeat sostenga che i suoi #HamburgerVegetali siano meno impattanti, i dati sui reali consumi di #acqua, #emissioni di #GasSerra e sfruttamento delle #risorse non sono stati verificati. Condividi il TweetMolte coltivazioni in quei luoghi dall’altra parte del pianeta causano deforestazione, e i processi di estrazione impiegano molti pesticidi e sostanze chimiche tossiche dannose per l’ambiente e per la fauna locale. Come le api selvatiche, danneggiate dall’uso a volte eccessivo di agrofarmaci.
Carboidrati e grassi fanno il resto, componenti principali di questi artefatti, che niente hanno a che vedere con le genuine proteine della carne. E a quanto pare i consumatori lo hanno capito, tanto che la scelta fatta oggi dagli esperti di marketing è stata quella di togliere l’hamburger vegetale dall’offerta. E chissà che anche altre catene, con un clamoroso effetto domino, non seguano nel prossimo futuro la stessa linea.