Tassa del 25% sulla carne: fake news pericolosa
Il Parlamento europeo sta decidendo se tassare la carne? Falso!
Non esiste nessuna proposta di legge sui banchi del Parlamento europeo volta a tassare del 25% il consumo di carne. Si tratta invece di un’idea contenuta in un report di una fondazione no profit olandese vegetariana e vegana. Solo una proposta quindi, che però travisata da media e social network rischia di avere esiti anche molto pericolosi sulla salute dei consumatori.
Non esiste una proposta di legge del Parlamento europeo per tassare del 25% la #carne. Si tratta invece di un'idea di una fondazione #vegana olandese. Condividi il TweetSmettendo di mangiare carne salveremo il pianeta? Falso!
Gli studi che oggi abbiamo a disposizione confermano che non solo la carne non è il principale responsabile dell’inquinamento ambientale ma che la produzione di carne è perfettamente integrata con il nostro ecosistema.
Partiamo dalle stime sull’impatto della CO2 delle altre emissioni climalteranti dell’allevamento bovino da carne: in Italia, per produrre un kg di carne bovina si emettono dai 13 ai 22 kg di CO2 equivalente, ma le superfici silvopastorali e le foraggere assorbono molta più CO2 di quanta ne emetta tutto l’allevamento nazionale (20 milioni di tons emesse verso 25 milioni di tons stoccate). Un dato non da poco se pensiamo che un solo volo Roma-Bruxelles emette nell’ambiente tutta la CO2 che coprirebbe il consumo di carne di un italiano per un anno.
La #carne non è il principale responsabile dell’#inquinamento ambientale e la sua produzione è perfettamente integrata con il nostro #ecosistema. Condividi il TweetGli ultimi dati Ispra, inoltre, testimoniano che l’allevamento è responsabile del 4,4 % di tutte le emissioni (fonte: Ispra 2017). È’ evidente che il problema dell’inquinamento è multifattoriale e come tale deve essere trattato: imputare a un solo settore produttivo le cause del cambiamento climatico, oltre che ingiusto, è pericoloso. Così facendo, infatti, si rischia di far perdere di vista la necessità che tutti, anche nel loro piccolo, assumano buone pratiche per mitigare gli impatti ambientali delle proprie azioni.
Gli ultimi dati #Ispra testimoniano che l’#allevamento è responsabile del 4,4 % di tutte le #emissioni. Condividi il TweetInfine, non dimentichiamo che l’allevamento è parte integrante del nostro sistema ambientale, nei secoli ha definito il nostro paesaggio, messo in sicurezza i nostri territori: cosa succederebbe se d’improvviso questa attività millenaria smettesse di presidiare il nostro ambiente?
Tassare la carne potrebbe indirettamente aiutare nella prevenzione delle malattie? Falso!
Non esiste ad oggi nessuno studio che possa affermare senza ombra di dubbio che tassando la carne si otterrebbero effetti benefici sulla salute, e neppure sull’ambiente. Al contrario esistono ricerche che dimostrano che la tassazione sugli alimenti dove è stata applicata abbia avuto effetti poco significativi sui consumatori spingendoli verso prodotti di minore qualità.
Aumentare il prezzo della carne non farebbe altro che aggravare il “food social gap”, il divario cioè fra chi può permettersi cibo di qualità e chi no. Tassare la carne equivarrebbe a renderla inaccessibile per un ampio strato di società che, impossibilitata ad acquistare quell’alimento, ripiegherebbe su alternative meno costose, ma non altrettanto nutrienti.
Aumentare il prezzo della #carne non farebbe altro che aggravare il #FoodSocialGap, il divario cioè fra chi può permettersi #cibo di qualità e chi no. Condividi il TweetOrmai è appurato, il modello di riferimento deve essere la dieta mediterranea che contempla tutti gli alimenti nella giusta dose. Tassare un alimento quindi non è neppure indirettamente uno strumento di educazione alimentare. Le più recenti ricerche hanno evidenziato che l’approccio alla salute pubblica deve cambiare: meno “senza” e più “con”.
Il Burden of Disease Study pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet prende in esame i dati sull’alimentazione di 195 paesi tra il 1990 e il 2017, relativi a 15 tipi di alimenti, consumati in quantità più o meno elevate. Lo studio valuta l’impatto complessivo dei diversi alimenti e nutrienti sulle patologie croniche legate all’alimentazione, dalle malattie cardiovascolari, al diabete fino ai tumori.
Tassare un #alimento non è neppure indirettamente uno strumento di #EducazioneAlimentare. Condividi il TweetCiò che viene evidenziato è come nei Paesi ad elevato livello socio-economico, fra cui anche l’Italia, la mortalità per cause alimentari è correlata principalmente all’eccessivo consumo di sodio, a un’assunzione insufficiente di cereali integrali, frutta fresca e secca, semi, vegetali e alimenti ricchi in omega 3 e di fibre. Ecco che anche sotto quest’aspetto la tassazione della carne non avrebbe nessun senso.
Altre fonti:
Journal of Public Health | Vol. 37, No. 1, pp. 18–23 | doi:10.1093/pubmed/fdu032 | Advance Access Publication 22 May 2014
Downloaded from https://academic.oup.com/jpubhealth/article-abstract/37/1/18/1558688 by guest on 17 February 2020