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Non c’è nessuna tassa ambientale sulla carne

Non c’è stata nessuna proposta istituzionale né tantomeno un iter legislativo che potrebbe portare all’adozione di una tassa ambientale sulla carne.

In merito alla notizia apparsa negli ultimi giorni in diversi organi di stampa e sui “social media” secondo la quale il Parlamento europeo starebbe votando una proposta, che se adottata si applicherebbe dal 2022, atta ad introdurre una tassa sulla carne per compensare i danni ambientali prodotti dagli allevamenti, appartiene all’universo delle notizie false ed infondate.

Non c’è stata nessuna proposta istituzionale né tantomeno un iter legislativo che potrebbe portare a un’adozione di una misura del genere.

Si tratta invece di uno studio presentato in data 5 febbraio u.s. dalla lobby vegetariana e vegana (TAPPC – True Animal Protein Price Coalition – e ProVeg International) in Parlamento europeo ma NON dal Parlamento europeo. L’obiettivo dello studio è quello di raccogliere consensi istituzionali intorno ad una tale tassa. Obiettivo lontano dall’essere raggiunto (ASSICA era presente all’evento) visto anche l’ininfluente numero di Eurodeputati presenti (4 su un totale di 705).

Per completezza d’informazione stiamo raccogliendo elementi atti a verificare l’ipotesi non infondata che dietro ad una tale iniziativa ci sarebbero alcune grandi multinazionali del food che stanno investendo molto in prodotti “surrogati” delle proteine animali.

Davide Calderone

(Direttore di Assica)

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.