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Studio FSAI: “Più carne e latticini per gli over 65”

Dall’Irlanda la conferma scientifica: gli over 65 dovrebbero consumare più carne e latticini, per migliorare la salute e vivere nel pieno delle potenzialità.

Un report emesso dal Comitato Scientifico del Food Safety Authority in Irlanda (FSAI), su richiesta del Dipartimento della Salute, dichiara che gli over 65 dovrebbero consumare più carne e latticini per migliorare la salute nutrizionale e vivere la propria vita in modo ottimale e nel pieno delle potenzialità. Il report fornisce raccomandazioni nutrizionali complete e aggiornate, sulla base degli studi più recenti, che ribadiscono l’importanza dei cibi animali ricchi di proteine ad alto valore biologico per le persone con età superiore ai 65 anni per poter invecchiare in piena salute.

Il report raccomanda agli anziani un maggior introito di cibi ad alto valore nutrizionale densi di proteine come carne, pollame, pesce, uova e latticini come parte di uno stile di vita sano, al fine di vivere bene la terza età, sostenendo chiaramente che gli over 65 necessitano di più proteine di alta qualità per stimolare i muscoli ed evitare la perdita di massa muscolare nell’anziano, ad ulteriore conferma dell’efficacia della carne e dei cibi animali nel contrastare la sarcopenia, emersa già in molti studi.

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Non solo proteine, ma anche ferro, zinco, vitamine del gruppo B, tra cui folato, B6, B12 e riboflavina, vitamina D e calcio, sono nella lista dei nutrienti critici sotto esame, fornendo una serie completa di raccomandazioni, tra cui anche quella di bere molta acqua per evitare la disidratazione tipica dell’avanzare dell’età, limitare il sale e zuccheri ed evitare il tè durante i pasti, perché contiene sostanze tipiche dei vegetali che possono interferire con l’assorbimento dei minerali come ferro e zinco.

La mancanza di zinco è molto comune tra gli anziani e anche quella di ferro aumenta dopo gli 80 anni, carenze che sono strettamente connesse con l’insorgenza di patologie e una maggior mortalità, motivo per cui, si legge nel report, questi minerali dovrebbero essere introdotti in via preferenziale attraverso la carne, cibo che è in grado di soddisfare meglio questi fabbisogni.

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Anche lo status della B6 è in genere basso negli anziani ed è associato con il declino delle funzioni immunitarie con l’avanzare dell’età, come quello della vitamina B12, che desta particolare preoccupazione e che si trova proprio solamente nella carne e nei cibi animali.

Il report FSAI sostiene la necessità di migliorare lo status di tutti questi nutrienti aumentandone gli attuali livelli prevalentemente attraverso i cibi animali, e in misura minore da fonti vegetali come fagioli, noci, lenticchie e piselli, per avere migliori risultati in termini di salute nella popolazione anziana, che in Irlanda sta crescendo velocemente, contando 630.800 persone, pari al 13,8% della popolazione totale, che secondo le previsioni arriverà 1,6 milioni entro il 2051 e a 150 milioni entro il 2050 in Europa.

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Il Direttore generale del FSAI, Pamela Bayrne, commenta l’importanza dello sviluppo di linee guida alimentari specifiche per gli anziani per assicurare un’alimentazione sana e su misura, sulla base di solidi studi scientifici: “Questo report stabilisce raccomandazioni su base scientifica che promuoveranno linee guida nazionali preparate dal Dipartimento della Salute, per supportare un ottimale status nutrizionale e la salute degli anziani in Irlanda. Le linee guida saranno personalizzate in base alle capacità funzionali più che all’età, data l’estrema variabilità del processo di invecchiamento”.

Anche Ita Saul, Presidente del Sottocomitato di Nutrizione e Salute Pubblica del FSAI, aggiunge che c’è una notevole differenza nelle abilità funzionali tra gli anziani di oggi e quelli di 30 anni fa, in quanto oggi grazie ad una buona alimentazione si può supportare una vita attiva, funzionale, produttiva e sana attraverso strategie basate sul soddisfacimento delle specifiche esigenze nutrizionali: “Gli anziani in buona salute possono guardare avanti e vivere gli anni d’oro della terza età pieni di possibilità e interessi. La conservazione della massa muscolare e della robustezza ossea sono entrambe critiche per mantenere una propria indipendenza e autonomia funzionale. Questo report guarda al ruolo positivo di una buona nutrizione per prevenire la fragilità, la ridotta mobilità e permettere così agli anziani di vivere pienamente la loro vita”.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.