Serve un’educazione alimentare senza ideologie
Riportiamo la testimonianza del dottor Pierluigi Bonifazi, medico nutrizionista che, stando di sentire quotidianamente dai suoi pazienti assurdità di vario tipo sull’alimentazione, ha deciso addirittura di pubblicare un libro: “Terapie Nutrizionali”.
Oggigiorno siamo quotidianamente inondati da informazioni che indicano i cibi consigliati e quelli sconsigliati in una sana e corretta alimentazione. Frutta, ortaggi, legumi, carne, sono tutti proposti come elisir di lunga vita o rischiosi veleni, alcuni addirittura additati come agenti cancerogeni.
A volte le notizie buone si accavallano a quelle cattive. Così il tè verde è consigliato come bevanda antiossidante per prevenire molte forme tumorali, ma al tempo stesso, contenendo ossalati, viene indicata come possibile causa di calcolosi renale. Una baraonda di pro e contro che spesso confonde le idee e soprattutto dà pochi elementi sui reali effetti dannosi o benefici di particolari alimenti.
L'ideologia alimentare è senz’altro la più forte, permettendoci di riempire il vuoto interiore e facendoci credere che le nostre scelte alimentari ci rendano migliori degli altri. Condividi il TweetIn quest’ultimo decennio il progressivo abbandono della fede religiosa, ma soprattutto una mancanza di interessi personali, hanno creato una voragine interiore che sembra essere colmata da nuove ideologie. Quella alimentare è senz’altro la più forte, permettendoci di riempire il vuoto interiore e facendoci credere che le nostre scelte alimentari ci rendano migliori degli altri.
Il culto del corpo e del benessere, fino agli anni ‘90 praticamente inesistente, si è imposto prepotentemente nella vita di tutti noi. Un culto ormai patologico, dove dobbiamo per forza eliminare alimenti “sporchi” che ci fanno ammalare e ingrassare e dove dobbiamo intraprendere una ricerca spasmodica dei cibi “puri” che salvano dal deterioramento fisico e mentale. Questa psicosi del cibo “puro” ci rende estremamente vulnerabili: sono i pericoli che dobbiamo realmente temere dall’alimentazione.
Questa psicosi del cibo “puro” ci rende estremamente vulnerabili: sono i pericoli che dobbiamo realmente temere dall’alimentazione. Condividi il TweetÈ in atto una deriva scientifica che sta minando non solo il nostro stile di vita, ma anche le nostre tradizioni e il nostro costume sociale; da professionista posso affermare con assoluta certezza che la convinzione, errata, che alcuni alimenti come ad esempio la carne siano dannosi, è più diffusa e radicata di ciò che pensiamo. Tali convinzioni possono risultare estremamente pericolose per la nostra salute.
Quasi quotidianamente incontro nel mio ambulatorio persone convinte che una dieta vegana sia la migliore anche per i propri figli. Un recente studio proveniente dal civilissimo Canada (pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition, 2017) dove la dieta vegana/vegetariana è in gran voga anche tra i neonati, dimostra che bimbi che non bevono latte, ma bevande vegetali tipo “latte” di soia, di mandorle, di riso, ecc., hanno uno sviluppo fisico, ma soprattutto cognitivo, nettamente inferiore ai bambini che invece assumono latte vaccino, ricco di proteine e vitamine di origine animale.
È in atto una deriva scientifica che sta minando non solo il nostro stile di vita, ma anche le nostre tradizioni e il nostro costume sociale. Condividi il TweetLa disinformazione che invade ogni giorno il piccolo schermo, ma anche i social network, recata da sedicenti nutrizionisti, con grandi sorrisi e fluida parlantina, ha distorto assiomi scientifici, annebbiando le nostri menti e facendoci credere che artefatti chimici che riempiono gli scaffali dei supermercati siano cibi naturali e miracolosi, magari in grado di combattere il colesterolo o addirittura potenti antitumorali e non finti alimenti spesso carichi di pesticidi e xeno-estrogeni, mentre alimenti naturali che l’uomo consuma da milioni di anni sono divenuti da un giorno all’altro pericolosi veleni.
Anni di studio, di ricerca universitaria e pratica ambulatoriale mi hanno persuaso nel programmare e diffondere, attraverso il libro “Terapie Nutrizionali”, un piano di educazione alimentare senza preconcetti ideologici di nessun tipo. Diffondere un piano di educazione alimentare non significa fare solo prevenzione primaria ed assicurare più salute al cittadino, ma soprattutto significa medicare una piaga sociale che si diffonde in vecchie e nuove generazioni. Abbattere cioè i costi del sistema sanitario e quelli delle patologie croniche di massa ad alto impatto assistenziale.
Pierluigi Bonifazi
Laureato in scienze biologiche indirizzo biomolecolare e dottore di ricerca in medicina sperimentale. Autore di diversi “paper” su riviste internazionali, Esercita la professione di nutrizionista da oltre un decennio, portando avanti ricerche in ambito della medicina sperimentale della nutrizione.