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Serve rispetto per gli animali, ma anche per chi li alleva

Gli allevamenti italiani sono ben diversi da quelli che si vedono su alcuni video in Rete o programmi scandalistici televisivi. Un esempio fra le decine di migliaia a disposizione in Italia che testimonia questo dato di fatto è l’Azienda agricola Beltrame. La famiglia che dà il nome all’azienda vive a Isola Rizza, in provincia di Verona, dove alleva bovini maschi da carne e coltiva la quasi totalità dei mangimi e dei foraggi destinati ai suoi circa mille animali, dislocati in due diverse fattorie lì vicine. È composta e gestita dalla mamma Anna, dal papà Gian Pietro, 59 anni, e dai figli Giacomo (28, laurea in economia e commercio) e Andrea (31, veterinario).

L’idea sbagliata che si sono fatte molte persone che in realtà non hanno mai neppure visto un allevamento in vita loro “è colpa di chi fa vedere di proposito delle immagini negative sugli allevamenti”, spiegano i giovani allevatori: “Ma la realtà non è quella. Si fa una vita di sacrifici per poi essere esposti così in modo negativo all’opinione pubblica. È offensivo, e diffonde ignoranza riguardo a un settore che invece non è così come si vede in certi video. Fai una vita di studi, investimenti e tutto il resto, e poi basta qualcuno armato di telecamera e manie di protagonismo ed è tutto sprecato”. Secondo i fratelli Beltrame, gli allevatori devono riuscire a spiegare ciò che fanno e come a chi non conosce il loro settore. “Solo così si può portare la gente a sapere come stanno veramente le cose, e sconfiggere la propaganda di chi per un proprio tornaconto personale diffonde disinformazione e fake news sul nostro lavoro, e sulla nostra vita”.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.