Riso caramellato del pollaio
In cucina senza sprechi con Lisa Casali | Aprile – carcassa di volatili
Riso caramellato del pollaio
Ingredienti
320g di riso carnaroli
ritagli e ossa di una faraona o in alternativa di pollo o tacchino
1 spicchio d’aglio
1 scalogno
1 bicchiere di vino rosso
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
120g di burro
sale e pepe
Preparazione
Sicuramente questo è il piatto che più mi riporta alla mia infanzia in Romagna. Questo riso ha tutto il sapore dei pranzi della domenica tutti insieme, a casa della nonna, grandissima cuoca, capace di produrre sapori ormai estinti. Questo piatto ha un gusto antico, ma allo stesso tempo contemporaneo, per la filosofia che lo ispira. Quando preparate pollo, tacchino o faraona arrosto conservatene gli avanzi, i ritagli e il fondo di cottura per preparare questo riso. Recuperate il fondo della pentola, unite 80g di burro, fatelo sciogliere a fuoco basso e unite il riso. Lasciate tostare a fuoco basso fino ad avere un profumo nocciolato. Bagnate con il vino e fate sfumare a fiamma alta. Recuperate tutti gli avanzi e ritagli di carne e tagliateli a dadini. Unite quindi il pomodoro concentrato, le carni e bagnate con il brodo, un mestolo alla volta, fino a raggiungere la cottura. Cuocete a fuoco basso in modo che il riso assorba tutto il gusto e i profumi. Quando il riso è cotto, togliete dal fuoco e unite il burro restante ben freddo. Mantecate e servite. Potete arricchire questo riso con salsicce, quaglie, piccione e altre carni.
Il Progetto Carni Sostenibili, attraverso le ricette e la creatività di Lisa Casali, vuole promuovere stili di vita improntati alla sostenibilità, alla riduzione degli sprechi di cibo e alla valorizzazione di quelli che troppo facilmente sono destinati a diventare scarti, finendo dalle nostre tavole alla spazzatura. Allo stesso tempo invita però a fare molta attenzione agli ingredienti che vengono usati durante la preparazione di questi piatti. E, quindi, a tenere sempre conto di verificare lo stato di conservazione degli avanzi, prima di usarli.
Foto di Benedetta Marchi e Paola di Virgilio (HIVE Studio)