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Presentata ufficialmente la “Carta di Milano”

La Carta di Milano, presentata ufficialmente a Milano in occasione dell’apertura di Expo 2015, è il documento che sarà messo a disposizione di tutti per la durata intera dell’esposizione universale  e costituirà, al termine del semestre di manifestazione, l’eredità culturale sui temi del cibo, della nutrizione e della sostenibilità alimentare.

Dallo scorso 1 maggio, l’Italia ha una grande opportunità: fornire un contributo fondamentale al tema “Nutrire il pianeta”. Sono infatti pochi i Paesi con un sistema agroalimentare equilibrato e sostenibile come quello italiano, che può diventare un modello di riferimento per tutti. In particolare, la filiera delle carni italiane può mostrare al mondo come soddisfare il crescente fabbisogno di proteine riducendo al minimo l’impatto ambientale.

Il settore delle carni ha confermato il proprio contributo, che passa dal modello della Clessidra ambientale: se si mette in relazione l’impatto ambientale di 1 kg di carne con le quantità suggerite di alimenti è sostanzialmente equivalente. In altre parole, una dieta sana e equilibrata (prendendo a riferimento quella mediterranea) è sostenibile sia a livello ambientale che economico.

Ma il progetto va oltre e comprende i principi base per cui si possono produrre proteine animali in maniera sostenibile, venendo così incontro all’indispensabile incremento di consumo previsto a livello mondiale. Cinque criteri, cinque pilastri, cinque chiavi di lettura per un modello di produzione davvero in linea con l’ambiente e il pianeta: nutrizione, ambiente, spreco, sicurezza, economia. Cinque temi di primaria importanza, non solo in ambito alimentare.

Su carta.milano.it si può leggere il testo integrale della carta e sottoscriverla.  

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.