Pollina, una preziosa risorsa
Nel corso degli anni dal settore avicolo sono stati compiuti grandi passi in termini di sostenibilità ambientale. Anche nello smaltimento della pollina, il concime organico ottenuto dal riciclaggio delle deiezioni avicole, nonostante questa presentasse alcune difficoltà gestionali per le differenti caratteristiche rispetto agli altri liquami degli allevamenti zootecnici. La pollina, infatti, quando è fresca è un materiale con umidità più bassa (pari al 30-40% negli avicoli), contro un valore orientativo del 90% nei liquami bovini e suini.
In media, la percentuale di azoto presente è molto importante, pari a circa il 3%. Questo tenore di azoto che caratterizza la pollina è uno degli aspetti che ne fanno da sempre un buon ammendante per l’agricoltura, a tutt’oggi la tradizionale utilizzazione di questo tipo di deiezione zootecnica.
Accanto a questa modalità di smaltimento si sono affiancati negli anni nuove e più moderne opportunità, quali quella della produzione di fertilizzanti per l’agricoltura e, più recentemente, quello della combustione al fine di produrre elettricità e calore.
Nuovi e moderni impianti sono sorti accanto agli impianti di allevamento, che hanno consentito di creare una significativa fonte di energia alimentata con le stesse deiezioni provenienti dagli animali allevati, con un conseguente risparmio in termini economici e di sostenibilità ambientale.
Anche negli allevamenti avicoli, insomma, ciò che era destinato a diventare un rifiuto costoso, sia in termini economici che ambientali, è diventato una preziosa risorsa da valorizzare e da non sprecare.