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Per l’esame di maturità più concentrazione con il pollo

Secondo Elisabetta Bernardi, nutrizionista biologa con specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, i maturandi dovrebbero mangiare cibi nutrienti e sani per massimizzare la funzione cerebrale, in particolare quelli che apportano i nutrienti che hanno un effetto positivo sulle attività cognitive.

“Nessun singolo alimento” spiega l’esperta “è in grado di fornire tutti i nutrienti essenziali all’organismo o al nostro cervello, ma ci sono alcuni nutrienti che più di altri possono incidere sull’abilità cognitiva, sulla memoria e l’apprendimento e possono rappresentare un’arma in più quando si studia e in vista degli esami”. Tra questi frutta, verdura e proteine animali, da cercare in particolare tra le carni bianche, che, spiega la dottoressa Bernardi, “oltre a mantenere sano e leggero il nostro fisico, contengono molti di quei nutrienti come grassi omega 3, vitamina B12 e ferro che si sono dimostrati utili per la salute del nostro cervello”.

Il cervello nonostante sia solo il 2% per cento del peso del corpo, divora oltre il 20% delle energie che assumiamo quotidianamente. Con richieste di energia così elevate, i cibi che consumiamo influenzano molto la struttura e la funzione cerebrale. Ma con l’esame alle porte come ci regoliamo? Secondo Elisabetta Bernardi, già a partire dalle settimane che precedono il primo giorno di esami è indispensabile seguire una dieta varia, che comprenda alimenti provenienti da tutti i gruppi alimentari, perché solo così è possibile comporre il complesso puzzle di nutrienti e sostanze protettive utili per mantenere il nostro organismo in salute.

Tra tutti però ce ne sono alcuni che funzionano meglio di altri. I cereali, soprattutto quelli integrali, la frutta e la verdura, che garantiscono l’apporto di vitamine e minerali. I pomodori, per esempio, non solo contengono vitamina C, ma anche fibra, sostanze fitochimiche, licopene e altri componenti utili alle attività celebrali. È poi fondamentale bere almeno 8-10 bicchieri di acqua al giorno e non far mancare fonti di proteine come la carne. Tra le carni è da preferire quella di pollo perché, sostiene la dottoressa Bernardi, “contiene pochi grassi, una discreta quantità di proteine e molti dei singoli nutrienti essenziali per il corretto sviluppo del cervello e l’ottimizzazione dell’attività cognitiva”. A partire dall’acido folico il cui consumo è legato a migliori performance della memoria, alla velocità di risoluzione dei problemi e nella fluidità mentale.

E mentre la carenza di vitamina B12, presente in gran quantità nella carne di pollo, è associata alla diminuzione della memoria e all’insorgenza di spossatezza e confusione mentale, lo zinco svolge un ruolo indispensabile nella formazione delle sinapsi. Infine, la carne di pollo fornisce anche diversi minerali, tra cui il ferro, a cui è legato l’impatto sulle capacità cognitive, comportamentali e motorie. “La carenza di ferro può essere la causa di bassi livelli di attenzione e di concentrazione, con conseguenti scarsi risultati”.

Se ci sono nutrienti che fanno bene al cervello ce ne sono altri dannosi per la funzione dei neuroni. Una dieta troppo ricca in grassi e zuccheri o in calorie può danneggiare attraverso i radicali liberi le strutture cerebrali, come le sinapsi e ridurre le funzioni cognitive. Esagerare con gli alimenti che apportano molti grassi e quindi calorie e zuccheri, rende difficile la corretta funzionalità del nostro cervello e può avere un impatto negativo sul rendimento scolastico. “Spesso gli studenti fanno una serie di errori tipici” spiega la nutrizionista “esagerano  con il caffè, le bevande energetiche, o scelgono alimenti poveri di nutrienti ma ricchi di grassi e zucchero. Questa è una situazione abbastanza tipica di chi prepara un esame e ciò può far arrivare uno studente esausto, poco concentrato e nervoso al giorno dell’esame”.

In vista dell’esame è inoltre importante non fare affidamento sugli integratori alimentari e sulle bevande energetiche per avere più energia durante lo studio. Se è vero, infatti, che queste possono dare una spinta rapida, nel lungo termine gli alti livelli di caffeina contenuti in queste bevande possono aumentare l’irritabilità e influenzare il sonno. Bere molte di queste bevande può anche portare a problemi di salute come la pressione alta e, se contengono zucchero, anche a un aumento di peso.

Fonte: Unaitalia

Nutrizionista, Biologa con Specializzazione in Scienza dell’alimentazione, ha un’esperienza ventennale nella comunicazione scientifica, nonché nella ricerca scientifica applicata alla nutrizione per lo sport. È impegnata in progetti di Educazione Alimentare. Dal 2008 è membro dell’EFSA (European Food Safety Authority)’s expert database, del SIO (Società Italiana Obesità) e del comitato scientifico di Assalzoo.