Qualsiasi allevatore vi dirà che il benessere degli animali è una priorità assoluta, soprattutto nelle aziende di grosse dimensioni.

Senza animali ben accuditi ed in buono stato di salute non si può vivere di allevamento. Come in qualsiasi attività commerciale, guadagnare soldi è essenziale, ma allevare bestiame in modo “intensivo” non significa non rispettare le basi per assicurare il benessere degli animali.

L’obiettivo principale di ogni allevatore è quello di generare un reddito, creando prodotti di alta qualità conformi al mercato. E l’allevamento in Europa comprende un’ampia varietà di pratiche e metodi di produzione. Allora perché il termine “intensivo” è così spesso usato per descrivere un quadro negativo dell’allevamento?

Il settore ha cercato da tempo di sviluppare una terminologia più neutra che potesse applicarsi ai modelli di produzione moderni ed efficienti in termini di risorse. Ma ci saranno sempre difficoltà nel cercare di andare oltre le parole in voga, soprattutto nei termini riportati dai media.

Ma non importano la terminologia o le pratiche in questione. Ogni allevamento europeo è soggetto a regole rigorose che includono il benessere degli animali ai sensi della Convenzione europea per la protezione degli animali tenuti per scopi di allevamento. Le pratiche considerate “intensive” sono un metodo di allevamento avanzato in cui, tra le altre cose, la salute e il benessere degli animali, l’uso responsabile delle risorse genetiche e l’alimentazione sostenibile degli animali vengono attentamente monitorate.

Mantenere gli animali in buona salute sulla base di una migliore selezione genetica, mangimi equilibrati e strumenti di monitoraggio avanzati massimizzerà anche i redditi degli allevatori. In questo contesto, ciò che è buono per gli animali è buono anche per gli allevatori.

I diversi tipi di pratiche di allevamento in Europa forniscono alle popolazioni un approvvigionamento continuo di latte, carne, pesce e uova sicuri e a prezzi accessibili. E i nuovi modelli di oggi sono semplicemente uno sviluppo dell’allevamento che rispecchia lo sviluppo delle società moderne.

Fonte: European Livestock Voice