Ode alle polpette
Il piatto simbolo della cultura gastronomica internazionale che si declina in molte varianti e nello stesso tempo rappresenta l’icona della cucina italo-americana, oltre a essere super gettonato nei film di Hollywood.
Le polpette non sono solo un piatto gustoso, ma simboleggiano una questione culturale, indentitaria e storica. A noi italiani fanno tornare in mente la cucina della nonna e per molti nonni o bisnonni emigrati Oltreoceano rappresentano il fil rouge che li tiene legati al Belpaese. A questa ricetta non è rimasta indifferente neppure Hollywood, che l’ha inserita fra le scene indimenticabili di film e cartoni animati.
Le polpette nel mondo
Amate in ogni angolo del globo, affondano storicamente le radici nella kofta persiana, ma ben presto si sono diffuse in tutto il Medio Oriente e poi in Europa, specie quando gli arabi hanno conquistato la Spagna. Da qui inizia un tripudio di ricette a base di carne, verdure o pesce che hanno conquistato e continuano a conquistrare i palati di molti di noi. Qualche esempio? In Irlanda le polpette si chiamano meatballs e sono preparate con carne di agnello o pecora, a cui si aggiungono rilevanti quantità di spezie e peperoncino; di solito si servono con le mashed potatoes oppure in misura minore con la pasta, cucinata alla loro maniera.
In Olanda, invece, troviamo le bitterballen e sono a base di carne bovina sfilacciata, brodo, burro, farina, prezzemolo, sale e pepe. Il tutto viene mischiato e modellato per formare delle palline di circa 4 cm, che poi vengono passate nella farina, nelle uova sbattute e nel pangrattato, per poi essere fritte e servite bel calde con dei piattini di senape.
In Germania si possono mangiare le königsberger klopse che vantano un impasto di carne macinata di manzo e maiale, pane raffermo, alici o aringhe e cipolle. Una volta fatto l’impasto si fanno cuocere nel brodo e infine di servono con salsa ai capperi e patate lesse.
In Danimarca abbiamo le frikadeller, dalla forma piuttosto schiacciata e realizzate con la carne di maiale, poi fritte e accompagnate con un contorno di cavolo rosso in agrodolce e patate bollite.
Facendo un balzo in Indonesia, gli amanti delle polpette devono provare le bakso, servite con noodles gialli e vermicelli di riso, comunemente preparate con carne macinata e farina di tapioca e sale, ma non mancano le varianti di pollo, maiale, pesce o gamberetti e rappresentano uno degli street food più popolari in questo angolo di mondo.
Spaghetti with meatballs
Altro che „fettuccine Alfredo“, pasta all’uovo condita con abbondante burro e parmigiano inesistente per noi italiani, ma molto in voga tra gli americani. Il vero piatto simbolo della cucina italo-americana ha un solo nome: spaghetti with meatballs, ossia spaghetti con polpette al sugo, ed è legato all’emigrazione italiana negli Stati Uniti. Tra le foto conservate nel museo di Ellis Island, l’isola su cui approdavano tutti gli immigrati, ci sono scene di pranzi con pasta e salsa di pomodoro a cui in un secondo momento quando le difficoltà economiche venivano superate si aggiungevano le polpette di carne macinata, uova e pane. E quasi a testimonianza dell’abbondanza, le polpette lì avevano e hanno delle dimensioni importanti.
Un simbolo della cucina italo-americana, ma non certo una invenzione degli emigranti. Nei ricettari storici di alcune regioni italiane non manca la paste con le polpette. In Abruzzo si fanno gli spaghetti alla chitarra con le pallottine, ossia piccole polpette di manzo o agnello al sugo. Scendendo in Campania troviamo le polpettine di carne insieme alla pasta all’uovo, lasagna in primis. Anche in Calabria non manca l’accostamento di primo piatto e polpette, sono infatti adoperate nella pasta al forno, fritte e poi ribollite nel ragù di pomodoro.
Sulle tavole delle pellicole
Gli spaghetti con le polpette campeggiano la scena cult di un intramontabile cartone animato Disney: Lilli e il Vagabondo, chi non ricorda la cenetta romantica tra la cagnolina borghese di nome Lilli e il randagio meticcio Biagio che vede come portata principale un invitante piatto di spaghetti e polpette che i due cagnolini innamorati si dividono sotto un cielo stellato.
Passando ai film Hollywood, tra le scene più famose del capolavoro di Francis Ford Coppola, Il Padrino, c’è quella degli spaghetti con meatballs, con tanto di ricetta dettagliata del malavitoso Peter Clemenza, “Si comincia con un poco d’olio, ci friggi uno spicchio d’aglio… poi ci aggiungi tomato e anche un poco di conserva. Friggi e attento che non si attacchi… quando tutto bolle ci cali dentro salsicce e pulpetta, poi ci metti uno schizzo di vino e nù pucurille ‘e zucchero. E mangi da Dio”.
Martin Scorsese non era indifferente gli spaghetti with meatballs: in Italianamerican, primo documentario del giovane regista, attraverso la storia della propria famiglia, racconta la storia di vita degli immigranti italiani a New York, in particolare nella Little Italy. Gli Scorsese parlano della loro esperienza da immigrati italiani nella Grande Mela mentre cenano nel loro appartamento e la mamma Cathrine insegna a cucinare gli spaghetti con le polpette, spiegando come li prepara e dopo i titoli di coda compare anche la sua ricetta.
Insomma, Paese che vai, polpette che puoi gustare. Film che vedi, polpette che trovi immortalate con la pasta. Le polpette sono un simbolo, non solo della cucina delle nostre nonne. Ode a questo piatto.