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Con cibi ultra-processati maggior rischio di morte prematura

I cibi ultra-processati, per il loro elevato contenuto in zuccheri ed ingredienti di sintesi, rappresentano un serio rischio, anche a livello di maggiore mortalità. Lo rivela uno studio italiano.

“I cibi ultra-processati aumentano il rischio di morte.” Lo sostiene il recente studio tutto italiano Moli-sani, che ha valutato l’associazione tra consumo di alimenti ultra-processati e rischio di mortalità in generale e per patologie cardiovascolari, testando anche quali principali fattori nutrizionali e meccanismi biologici possano esserci potenzialmente alla base di tale associazione.

I cibi #ultraprocessati aumentano il rischio di #morte. Lo rivela lo #studio tutto italiano #Molisani. Condividi il Tweet

Nell’ampio campione, costituito da 22.475 uomini e donne del Molise seguiti per più di 8 anni, chi ha registrato il consumo più alto di alimenti ultra-processati ha mostrato un rischio maggiore di mortalità del 26%, e in particolare per patologie cardiache ischemiche del 58% e per patologie cerebrovascolari come gli ictus del 52%.

Il motivo principale sembra essere collegato all’elevato contenuto di zucchero di questi alimenti iper-trasformati, responsabile del 40% dell’incremento del rischio, mentre altri fattori nutrizionali, come i tanto demonizzati grassi saturi, non sono stati ritenuti responsabili, come emerso già da altri studi. Sul restante 60% delle cause, secondo gli autori, ci sarebbero le lavorazioni industriali, che vanno ad alterare le originali proprietà dell’alimento formando sostanze dannose per la salute.

I prodotti #iperprocessati a base di #soia, surrogati della #carne, hanno molti #additivi e subiscono profonde lavorazioni. Condividi il Tweet

Basti pensare ai prodotti iper-processati vegetali a base di soia surrogati della carne, che hanno una lunga lista di additivi e subiscono profonde lavorazioni per cercare di imitare il più possibile l’aspetto e il sapore della carne, con scarso successo e a discapito della salute. Questi risultati allarmanti dovrebbero servire da incentivo a evitare il consumo di alimenti ultra-processati e incoraggiare al contrario cibi più naturali possibile o che hanno subito trasformazioni industriali minime.

Un altro motivo in più per lasciar perdere i tanto magnificati veg burger con i loro ingredienti di sintesi, su cui è ancora in corso la battaglia contro il Meat Sounding per non ingannare il consumatore millantando proprietà che questi cibi non hanno, e tornare alla natura con una vera e genuina bistecca di sola pura carne.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.