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Mangime circolare: la chiave della sostenibilità

Il “Mangime Circolare” per gli animali è un concetto relativamente recente, anche se l’industria europea dei mangimi ha da sempre recuperato i nutrienti dalle materie prime secondarie provenienti da altri processi industriali.

Il recupero dei nutrienti e la riduzione delle loro perdite sono procedimenti essenziali, in quanto ciò garantisce il contributo della produzione di mangimi nell’economia circolare dell’allevamento. Questo sistema circolare mantiene all’interno della catena alimentare tutti i nutrienti preziosi che altrimenti andrebbero sprecati.

L’industria dei mangimi svolge un ruolo cruciale nel chiudere i cicli dei nutrienti e nell’ottimizzazione della loro biodisponibilità per il consumo umano. I prodotti derivati dall’allevamento del bestiame come carne, latticini, uova e dall’acquacoltura come il pesce, costituiscono un’eccellente fonte di cibo ricco di nutrienti per l’uomo. Gli animali d’allevamento sono alimentati con mangimi ricavati da parti vegetali non edibili per l’uomo, come l’erba o i residui delle attività di lavorazione degli alimenti. Sono dei buoni esempi il recupero della crusca di frumento dai mugnai, per i quali non esisteva un mercato alimentare umano, la polpa di agrumi derivata dalla lavorazione degli agrumi, o i pellet di polpa di barbabietola e la melassa derivata dalla produzione di zucchero.

La FEFAC (Associazione dei produttori europei di mangimi, ndt) ha pubblicato di recente “Circular Feed – Optimized Nutrient Recovery Through Animal Nutrition” – una pubblicazione che mostra l’interpretazione pratica dell’industria europea dei mangimi del concetto “Mangime Circolare“, con esempi di come il settore contribuisce all’economia circolare.

#MangimeCircolare: gli #animali da #allevamento sono alimentati con #mangimi ricavati vegetali non edibili per l’uomo, come erba e residui della lavorazione degli alimenti. Condividi il Tweet

La strategia Farm to Fork della Commissione europea, pubblicata nel maggio 2020, ha fornito ulteriori stimoli su come utilizzare maggiormente gli ingredienti da mangimi alternativi e di conseguenza ridurre l’impronta ambientale dei prodotti di origine animale. È chiaro che l’aumento dell’uso di mangimi circolari e la minore dipendenza dai terreni agricoli comporteranno una riduzione significativa delle emissioni di gas a effetto serra legate alla produzione di mangimi.

Tuttavia, la FEFAC sottolinea che la valutazione d’impatto del prossimo Quadro UE per i Sistemi Alimentari Sostenibili deve riesaminare criticamente le misure del quadro normativo dell’UE, che limitano la circolarità e creano strozzature, limitando l’accesso a una gamma più ampia di fonti di nutrienti circolari.

“Nella pubblicazione, cerchiamo di descrivere il nostro contributo all’economia circolare – commenta Anton van den Brink, Senior Policy & Communication Manager di FEFAC – “Mangime Circolare è un concetto costruito da altri settori industriali, come quello delle costruzioni, dei rifiuti e della trasformazione delle risorse. Quindi, ci ispiriamo ad altre definizioni ed esperienze e cerchiamo di applicarle ai mangimi, per dimostrare che siamo orgogliosi del processo di upcycling, cioè di ‘riciclo creativo’. Questa è un’economia circolare in quanto si hanno materie prime secondarie con all’interno ancora sostanze nutritive che, attraverso gli animali da allevamento e il processo di upcycling, si trasformano in nutrienti altamente biodisponibili per il consumo umano. L’uomo non può consumare questi mangimi, quindi non c’è competizione. Il settore dei mangimi contribuisce ad aiutare l’allevamento a diventare parte di sistemi di produzione alimentare più circolari e a basse emissioni di carbonio”.

L'aumento dell'uso di #MangimiCircolari e la minore dipendenza dai #terreni agricoli comportano minori #emissioni di #GasSerra legate alla produzione di #mangimi. Condividi il Tweet

“Il riciclo dei nutrienti attraverso gli animali da allevamento, convertendo le materie prime secondarie in nutrienti altamente biodisponibili per il consumo umano, è una parte importante della nostra licenza di essere produttori europei di mangimi – aggiunge il presidente FEFAC Asbjørn Børsting – Possiamo fornire molti esempi concreti già oggi, permettendoci di aumentare la quota di formulazioni di mangimi circolari, che non competono con il cibo a diretto uso umano. Tuttavia, raccomandiamo una revisione sistematica e critica delle attuali strozzature legislative nel quadro normativo dell’UE che attualmente limitano un livello più elevato di circolarità nei sistemi alimentari dell’UE attraverso soluzioni innovative di nutrizione animale, per consentire un’ulteriore ottimizzazione del potenziale della nostra economia circolare nel prossimo Quadro UE per i Sistemi Alimentari Sostenibili”.

Un Quadro di Sistemi Alimentari Sostenibili dovrebbe garantire che l’uso dei nutrienti che emergono dall’economia circolare non sia deviato verso l’uso delle bioenergie a causa di incentivi sbagliati per le energie rinnovabili. La FEFAC raccomanda di stabilire una chiara gerarchia per la biomassa ricca di nutrienti, dando priorità all’uso dei nutrienti nella catena alimentare rispetto all’uso non alimentare. La pressione politica per incentivare la produzione di bioenergia può infatti causare la perdita di preziosi flussi di biomassa residua dalla catena alimentare dirigendoli verso la produzione di energia.

 

Fonte: European Livestock Voice

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.