Ma i polli crescono chiusi in gabbia?
No, i polli non crescono chiusi in gabbia. E per avere conferma di ciò, è sufficiente visitare uno dei circa 4.000 allevamenti italiani, dove tutti i polli, tacchini e altri avicoli da carne non sono allevati in gabbia, bensì a terra, liberi di razzolare in ambienti spaziosi e luminosi, muovendosi su strati di paglia o truciolati di legno assorbenti e igienici. In diversi casi ci sono anche allevamenti all’aperto.
Sono più di 50 anni, dai primi anni ‘60, che non esiste l’allevamento “in batteria” di pollo da carne. Questo pregiudizio (che riguarda ancora oggi ben 8 italiani su 10) è dovuto principalmente ai retaggi del passato e ad una erronea confusione tra l’allevamento dei polli da carne e quello ancor oggi molto diffuso delle galline ovaiole, dove gli animali vengono allevati non più in batterie, ma in gabbie modificate secondo la più recente normativa comunitaria sul benessere animale, così da garantire agli animali il massimo agio e salute, unitamente all’igiene delle uova prodotte.
Accanto a normative orizzontali, che garantiscono il benessere di qualsiasi specie animale nelle fasi di allevamento, trasporto e macellazione, sono in vigore anche numerose normative verticali, che stabiliscono i requisiti di benessere nell’allevamento di ogni singola specie, tra cui le galline ovaiole o i broiler (pollo da carne).
L’impegno del settore avicolo nel garantire una omogenea ed ottimale applicazione di queste normative sul territorio nazionale ha dato luogo ad importanti iniziative come la stesura del manuale di “Procedure operative per la protezione degli avicoli durante il trasporto”, in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e con l’approvazione del Ministero della Salute.
In via di approvazione con il medesimo Ministero è, invece, il manuale di “Corretta prassi operativa per gli incubatoi avicoli”. Infine il settore avicolo (Unaitalia) si è fatto promotore di numerosi corsi di formazione in materia di benessere animale per gli allevatori su tutto il territorio nazionale, arrivando alla formazione di oltre 1500 allevatori.
In un’intervista rilasciata a marzo 2014 per la rivista Food, il presidente di Unaitalia Aldo Muraro fa notare come sulle carni avicole resistano ancora molti pregiudizi e falsi miti: “Per esempio solo tre italiani su 10 sanno che il 99% del pollo che consumiamo in Italia è allevato nel nostro Paese e che basterebbe leggere l’etichetta per verificarlo. Allo stesso modo, oltre l’80% degli italiani ignora che l’allevamento dei polli da carne avvenga a terra e non in gabbia”. Per informare correttamente i consumatori, Unaitalia ha lanciato il blog vivailpollo.it, uno spazio con risposte anche a dubbi e curiosità.
Redazione Carni Sostenibili