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La sostenibilità della carne passa anche dal fotovoltaico

L’unione fa la forza, soprattutto quando si parla di sostenibilità ambientale. Lo sanno bene quei grandi player aziendali che mettono insieme le proprie competenze per tutelare l’ambiente, ottimizzare i consumi e rafforzare il business.

È il caso del recente accordo tra Enel X e Gruppo Cremonini che sfocia nella realizzazione di impianti fotovoltaici: nello specifico Enel X – business line globale di Enel per la trasformazione del settore energetico – realizzerà impianti fotovoltaici in otto stabilimenti di Inalca, società che fa appunto parte del Gruppo Cremonini. Tradotto in numeri, la potenza complessiva sarà di oltre 4 MW, il che consentirà un risparmio annuo di circa 1.850.000 Kg di CO2 non emesse in atmosfera. Inoltre, altri 2 impianti fotovoltaici da 50 kW verranno installati in due grandi aree di servizio autostradali di Chef Express, in provincia di Udine e Venezia, sempre da Enel X.

“L’impegno del nostro gruppo nella sostenibilità ci ha visti antesignani in vari settori, compreso l’utilizzo di energia autoprodotta da fonti rinnovabili, con un’applicazione concreta e diffusa dei principi dell’economia circolare”, spiega Andrea Zanaglia, Energy Manager Gruppo Cremonini: “L’accordo con Enel X ci permette di fare un ulteriore passo avanti nell’utilizzo del fotovoltaico su larga scala, portando la quota di energia utilizzata da fonti rinnovabili di Inalca a più del 50% del totale”.

Attualmente #Inalca autoproduce il 100% di #energia per il funzionamento dei propri siti e oltre il 40% di questa proviene da fonti #rinnovabili. Quota che aumenterà con i nuovi impianti #PV di @EnelXItalia. Condividi il Tweet

Attualmente, infatti, Inalca autoproduce il 100% di energia necessaria per il funzionamento dei propri siti e oltre il 40% di questa proviene da fonti rinnovabili, con i nuovi impianti l’azienda incrementerà ancora di più la sua quota. Inoltre, Enel X offrirà al Gruppo Cremonini sia servizi di manutenzione ed energy management sul portafoglio completo di siti, grazie alla piattaforma di monitoraggio EMS (Energy Management System) sia l’analisi del grado di circolarità del Gruppo, con particolare attenzione al settore energetico, così da individuare una roadmap di interventi in linea con gli obiettivi della carbon neutrality e della sostenibilità ambientale.

“L’accordo col Gruppo Cremonini dimostra la capacità di Enel X di offrire alle aziende soluzioni innovative per l’efficientamento energetico attraverso un modello sostenibile in grado di creare valore, di conseguenza i siti di produzione dell’azienda potranno ottimizzare i consumi con notevoli benefici per il business e per l’ambiente”, commenta Alessio Torelli, Responsabile Enel X Italia.

Il settore delle #carni da sempre ingloba nel suo business la #sostenibilità, da una parte riducendo gli #sprechi, dall’altra massimizzando e valorizzando il recupero degli #scarti. Condividi il Tweet

Il settore delle carni da sempre ingloba nel suo business la filosofia della sostenibilità ambientale, da una parte riducendo gli sprechi, dall’altra massimizzando il recupero degli scarti per impattare il meno possibile. Ad esempio, l’allevamento dei bovini rientra in quella che è stata definita economia circolare, dove il rifiuto diventa risorsa. Dalla filiera vacca-vitello si producono carne, latte, pelle e i numerosi altri co-prodotti della carne vengono destinati a numerosi settori: dal pet food (le cartilagini diventano pet toys, le ossa farine proteiche) al farmaceutico (i pericardi diventano valvole cardiache, le ossa capsule per farmaci), dal cosmetico (il grasso diventa sapone) all’alimentare (l’abomaso del vitello viene usato come caglio naturale per formaggi), fino all’agricolo (il contenuto ruminale viene trasformato in biogas).

Gli scarti della filiera agroalimentare possono poi essere usati come materia prima per alimentare impianti di digestione anaerobica da cui ricavare compost, per fertilizzare il terreno, e biogas, che se raffinato diventa biometano, con qualità simili a quelle del gas naturale, da immettere in rete e utilizzare per il riscaldamento, la cottura dei cibi e l’autotrazione.

Il futuro è green e il settore della carne sta investendo per diminuire il proprio impatto ambientale lungo tutta la filiera, dall’allevamento alla trasformazione, dal confezionamento al trasporto merci, dalla produzione di energia da fonti rinnovabili alla trasformazione degli scarti di produzione.

Giornalista ed eco blogger, da sempre si occupa di temi legati alla sostenibilità ambientale e al food. Scrive per testate giornalistiche sia cartacee sia online e per blog aziendali. È laureata in Sociologia, con indirizzo Territorio e ambiente, all'università La Sapienza di Roma.