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La sicurezza alimentare delle carni in Italia

Secondo la definizione data durante il World Food Summit del 1996, la sicurezza alimentare (Food Security) è da intendersi come la possibilità di garantire, con adeguate condizioni igieniche, acqua ed alimenti utili a soddisfare il fabbisogno delle persone. Sotto il profilo igienico-sanitario, invece, si parla di Food Safety, da considerare sia per gli alimenti direttamente consumati dalle persone, sia per i mangimi che entrano nella catena alimentare attraverso l’allevamento degli animali.

Per garantire un approccio scientifico alle problematiche legate all’alimentazione, dal 2002 è stata istituita l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che in collaborazione con le autorità nazionali e in consultazione con le parti interessate fornisce consulenza scientifica indipendente e comunica in maniera chiara su rischi esistenti ed emergenti. Un obiettivo importante dell’EFSA, fra gli altri, è quello di fornire un solido fondamento all’attività legislativa e facilitare decisioni tempestive ed efficaci nella gestione di eventuali rischi.

Ancor più che per altri alimenti, per le carni la normativa è molto dettagliata sia nella definizione dei requisiti degli stabilimenti di produzione, sia per le specifiche del prodotto e dei relativi sistemi di controllo. Anche per quanto riguarda l’etichettatura, considerato elemento fondamentale per la comunicazione al consumatore, la normativa si è arricchita di norme che vanno verso la trasparenza e chiarezza. Dal 2015, infatti, è obbligatoria l’indicazione dei Paesi di nascita, allevamento e macellazione delle carni commercializzate in Europa.

Il sistema sanitario italiano nel campo della sicurezza alimentare è uno dei più strutturati a livello mondiale, ed è riconosciuto in Europa come punta di eccellenza, grazie ai circa 4.500 veterinari pubblici incaricati di vigilare per garantire la sicurezza alimentare delle produzioni. I controlli veterinari iniziano presso gli allevamenti, dove vengono effettuate periodiche verifiche delle condizioni sanitarie degli animali. Continuano poi presso gli impianti di lavorazione, dove la presenza del medico veterinario è necessaria per la macellazione degli animali. In questa fase ogni animale viene controllato, così come le carni ottenute.

Uno degli elementi imprescindibili nella gestione della sicurezza alimentare è la tracciabilità, ovvero la capacità di ricostruire la storia e di seguire l’utilizzo di un prodotto lungo la filiera. L’identificazione di un prodotto e la sua tracciabilità permettono di:

  • risalire alle caratteristiche del prodotto (parti costitutive, lotto di appartenenza, processi produttivi adottati);
  • ricostruire la sua storia tecnico-commerciale (passaggi di proprietà, cambiamento di destinazione, accertamento delle cause di inconvenienti);
  • richiamare un prodotto quando si manifestino rischi per le persone;
  • veicolare al consumatore finale i valori che arricchiscono la filiera;
  • correlare ad ogni fase produttiva i controlli eseguiti sui processi e sui prodotti.

Oltre agli accertamenti di routine, in Italia si prevedono in certi casi ulteriori controlli, come quelli legati ad esempio alle denominazioni DOP e IGP. Per i prodotti della filiera suinicola che le ottengono, alle verifiche del sistema sanitario si aggiungono gli oltre 35.000 controlli annuali presso allevamenti, macelli, stabilimenti di sezionamento, prosciuttifici e salumifici, svolti da due istituti indipendenti nominati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Questi enti certificano la qualità delle materie prime, in particolare il rispetto del disciplinare di produzione: un sistema che garantisce di acquistare prodotti di eccellenza, realizzati secondo la ricetta tradizionale.

Questo è solo un esempio, che ribadisce l’eccellenza del modello italiano quando si parla di sicurezza alimentare e delle carni. Un modello, il nostro, che anche attraverso l’appuntamento di Expo si vuole esportare nel resto del mondo.

 

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.