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La dieta vegana non fa bene alla salute: nuove conferme scientifiche

Il mondo editoriale si risveglia dal torpore filo-vegano degli ultimi anni, e in Gran Bretagna dà alle stampe una altro libro da non perdere: “La grande truffa plant-based”.

Una dieta esclusivamente vegana è dannosa per la salute allo stesso modo, se non di più, di una dieta fatta di sola carne. È la conclusione di tutta una serie di nuovi studi scientifici, raccolti nel libro della scrittrice e divulgatrice Jayne Rees BuxtonThe Great Plant-Based Con”, che non fa altro che ribadire e confermare quanto emerso in questi anni. Già il nutrizionista Luca Avoledo nel suo libro “No vegan” aveva raccolto una grande bibliografia scientifica a riguardo, allo scopo di avvisare i suoi pazienti e chiunque volesse avvicinarsi a questo regime alimentare, delle conseguenze di una dieta così estremista.

A differenza di pochi anni fa, quando questo sembrava impossibile, adesso le voci pro-carne e pro-zootecnia in ambito editoriale si stanno finalmente moltiplicando, con molti libri di esperti autorevoli che affrontano l’argomento in modo obbiettivo e scientifico. Tra i migliori spiccano “Sacred Cow” di Diana Rodgers, “La soia fa bene o fa male” di Susanna Bramante, “In difesa della carne” di Andrea Bertaglio, “Carne artificiale? No grazie” di Gilles Luneau e ovviamente “Carnipedìa. Appunti per una piccola enciclopedia della carne” del Prof. Giuseppe Pulina.

In questo nuovo libro #DaLeggere, la divulgatrice britannica spiega, #DatiScientifici alla mano, perché una #dieta esclusivamente vegetale può comportare l’insorgere di #patologie gravi. Condividi il Tweet

Anche in questo nuovo libro la divulgatrice britannica spiega, con dati scientifici alla mano, perché una dieta esclusivamente vegetale può comportare l’insorgere di patologie gravi. Non solo, non è neppure la soluzione ai problemi ambientali del pianeta, alterando tutto l’ecosistema e gli equilibri naturali da sempre esistiti tra piante, uomo e animali. Come tutti gli altri, non è un libro anti-vegano, ma si propone semplicemente di fare corretta informazione, riportando la verità scientifica delle cose.

Come spiegano tutti i nutrizionisti di fatto, escludendo completamente la carne e gli alimenti di origine animale dalla dieta, vengono a mancare nutrienti fondamentali che sono contenuti ad alti livelli di biodisponibilità solo in essi, tra cui proteine nobili, zinco, selenio, calcio, ferro eme, vitamina D, acidi grassi omega 3 a catena lunga. Questo perché le verdure da sole non sono in grado di fornirci tutto ciò di cui l’organismo ha bisogno. Menzione particolare merita la vitamina B12, che si trova solo negli alimenti animali e che i vegani sono costretti ad assumere con integratori o cibi fortificati. Se è vero che una dieta fatta di sola carne può dare problemi all’organismo, anche una dieta di sole verdure ha lo stesso effetto: due tipi di estremismi opposti dunque, che non fanno bene alla salute.

Una #DietaVegana è dannosa per la #salute, così come una dieta di sola #carne. È la conclusione di una serie di nuovi studi scientifici, raccolti in The Great #PlantBased Con. Condividi il Tweet

A quanto pare la consapevolezza degli italiani è aumentata a riguardo, come confermano gli ultimi dati 2022 di Eurispes, che vedono in netto calo il numero degli integralisti vegetariani e vegani rispetto al 2021 (5,4%). Quasi il 10% si è dichiarato “pentito” ed è tornato alla vita alimentare di prima. I vegani sono soltanto l’1,3% (nel 2021 erano il 2,4%) mentre l’83,6% si dichiara onnivoro convinto.

Anche per quanto riguarda l’inquinamento ambientale, non è diventando tutti vegani che si arresterà il cambiamento climatico, anzi. Le emissioni di gas serra derivanti dagli allevamenti in Italia incidono solo per il 5% contro il 25% dei trasporti, confermando che c’è da agire subito in altri settori dipendenti dai combustibili fossili, più che continuare a puntare il dito contro agricoltura e zootecnia.

Come dicevano gli antichi, “in medio stat virtus“, la virtù sta nel mezzo e le scelte estreme possono essere deleterie. La dieta mediterranea è a proposito la più virtuosa, apprezzata in tutto il mondo e consigliata dai nutrizionisti, perché completa di tutti gli alimenti in quantità equilibrate e perfette a garantire la copertura di tutti i fabbisogni. In attesa di leggere il libro di Jayne Rees Buxton anche in italiano, ricordiamo che resta la soluzione più saggia e intelligente. Sia per la nostra salute che per il bene del pianeta.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.