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La carne è importante per la salute delle ossa

Vegani e vegetariani presentano un rischio più elevato di fratture ossee. Lo riconferma uno studio prospettico di coorte EPIC-Oxford.

Come già emerso da studi epidemiologici passati che hanno evidenziato una minore densità minerale ossea (BMD) ed un rischio maggiore di osteoporosi in chi non mangia carne, a causa della carenza di calcio e proteine a cui sono soggette le diete di soli vegetali, arrivano nuove conferme che mostrano quanto sia importante la carne per la salute delle nostre ossa. Secondo il recente studio prospettico di coorte EPIC-Oxford i vegani e vegetariani presentano un rischio più elevato di fratture ossee.

Lo studio, di alta qualità scientifica, pubblicato sul BMC Medicine ha riguardato circa 65.000 persone in tutto il Regno Unito, seguite ben dal lontano 1993 al 2001 e suddivise in 29.380 persone che mangiano carne, 8.037 che mangiano pesce, 15.499 vegetariani e 1.982 vegani, rilevando una maggior fragilità ossea in chi si priva totalmente della carne.

#Vegani e #vegetariani presentano un rischio più elevato di #FrattureOssee. Lo riconferma uno studio prospettico di coorte EPIC-Oxford. Condividi il Tweet

In particolare è emerso un rischio di frattura dell’anca nei vegani di 2,3 volte superiore, seguiti dai vegetariani e da chi mangia pesce, deducendo che la robustezza delle ossa è data proprio dalla presenza di carne. I vegani hanno mostrato anche rischi più alti di fratture in qualsiasi area del corpo del 43%, come alle gambe e alle vertebre, presentando dunque una spiccata fragilità ossea generalizzata molto preoccupante.

La spiegazione può stare nel fatto che la carne non solo è un’ottima fonte di calcio, vitamina D e proteine, componenti fondamentali per la costruzione dell’osso, ma è anche la presenza in contemporanea di questi nutrienti che crea una sinergia per un miglior assorbimento e utilizzo da parte dell’organismo: infatti la vitamina D e le proteine facilitano l’assorbimento del calcio nell’intestino, rendendo la carne davvero efficace per ossa sane e forti.

Anche se sono necessari ulteriori studi per una maggior conferma dei risultati, la direzione sembra essere ormai sempre più chiara ed evidente: una dieta completa di tutti gli alimenti senza nessuna esclusione è la strada più saggia da seguire. Perché, come dimostra anche la nuova ed evoluta rappresentazione della Dieta Mediterranea, se viene a mancare un alimento portante per la solidità strutturale, il tempio crolla. E la carne lo è a tutti gli effetti.

Il rischio di frattura dell’anca nei #vegani è di 2,3 volte superiore, seguiti dai #vegetariani e da chi mangia pesce. La robustezza delle #ossa è data dalla presenza di carne. Condividi il Tweet

“Si tratta della prima conferma su larga scala di quanto finora sospettato”, spiega il professor Giuseppe Pulina, Presidente di Carni Sostenibili: “La notizia è di tale portata, anche perché coinvolge stili alimentari che si potrebbero definire “esclusionisti” (no carne, sì pesce; no carne, sì latticini e uova, ecc.). Il risultato è che escludere la carne dalla dieta non compensa la riduzione del rischio osservato consumando altri prodotti di origine animale.” Ottimo richiamarsi al valore nutrizionale (e non solo) della Dieta Mediterranea, aggiunge il Professor Pulina, “ma è opportuno enfatizzare, per una particolare e distruttiva patologia come la fragilità ossea, il ruolo centrale della carne nella prevenzione. Anche, come giustamente ricorda il Professor Francesco Landi del Policlinico Gemelli di Roma, sotto l’aspetto del contrasto alla sarcopenia, processo insidioso e progressivo che causa la perdita di massa e quindi anche perdita di funzione e di forza muscolare con l’avanzare dell’età.”

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.