La carne, alimento salubre ed essenziale
Numerose sono le evidenze che dimostrano come un adeguato consumo di carne rossa influisca positivamente sulla salute dell’uomo, ma purtroppo al consumatore giungono solo notizie allarmanti, fuorvianti e, aspetto veramente preoccupante, anche pericolose. La non inclusione di una corretta quantità di carne nella dieta può infatti avere ripercussioni molto serie e gravi non solo nello sviluppo del giovane soggetto ma, in generale, sulla salute di ogni individuo.
In questo senso, l’intera comunità scientifica ma anche le istituzioni pubbliche, si aspettano in tempi brevissimi una completa rettifica e rivisitazione del messaggio profondamente errato divulgato dall’Organismo Mondiale della Sanità sulla pericolosità della carne rossa. Tale messaggio è stato infatti dato, oltre che in modo sbagliato, sulla base di indagini epidemiologiche basate su soli 20 studi nei quali la galassia di variabili presenti rendono di per sé impossibile una corretta contestualizzazione con la realtà Italiana.
Ogni alimento ha pregi e difetti! Recentemente uno studio condotto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha evidenziato che cereali, vegetali a foglia larga e patate, contengono quantità significative di cadmio e che per tale motivo il consumatore vegetariano potrebbe potenzialmente assumerne un contenuto più che doppio (5,4 µg/kg di peso corporeo alla settimana), rispetto a quello assunto da un consumatore onnivoro (2,3 µg/kg di peso corporeo alla settimana) ma, cosa più importante, più che doppio rispetto a quello indicato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) come limite di assunzione settimanale ammissibile (2,5 µg/kg di peso corporeo per settimana), oltre il quale risulta pericoloso per la salute.
Di più, un recentissimo studio scientifico pubblicato su Science Translational Medicine (Le Gal et al., 2015) evidenzia come gli antiossidanti siano in grado di stimolare le metastasi! Ma come?! Non si fa altro che promuovere il consumo di vegetali e di antiossidanti per migliorare la salute! Risulta chiaro che ogni nutriente presenta rischi effettivi, presunti o potenziali strettamente connessi al consumo, all’individuo e alle abitudini di vita, ma non vi è dubbio che solo pochi siano dotati di benefici accertati e consolidati in migliaia di anni come la carne rossa. Attenzione pertanto a non dar credito a informazioni errate che, sulla base di un ipotesi di rischio di aumento della probabilità di una malattia (tumore), portano invece e con certezza a un rischio concreto di malattie o dismetabolie.
Questi sono i concetti fondamentali che le persone equilibrate dovrebbero considerare con attenzione, in particolare quando le decisioni riguardano la dieta di individui in crescita, in età avanzata o in particolari condizioni di salute. Queste sono le informazioni suffragate da evidenze scientifiche e da una storia millenaria che andrebbero diffuse con la stessa determinazione con cui si diffondono le informazioni allarmiste, per di più improprie, ma che purtroppo oggi fanno grande audience!
Il parere del Comitato Nazionale sulla Sicurezza Alimentare (CNSA) è chiaro a riguardo: “La carne è un importante fonte di proteine ad elevato valore biologico, di aminoacidi, vitamine, sali minerali e metalli (in particolare ferro e zinco) nell’alimentazione umana e, soprattutto, in determinate fasce di età e/o stati fisiologici nonché in particolari condizioni di salute”. E ancora, il CNSA spiega che “il tumore al colon-retto, come tutte le neoplasie, sia il risultato di più fattori e sia innescato dall’interazione tra ambiente, stile di vita e genetica; che, in questo quadro generale, risultino particolarmente rilevanti: eccesso ponderale, sedentarietà, scarso consumo di fibre, l’eccesso di calorie nella dieta, lo stile di vita nel suo complesso, compreso quello alimentare”.
Quello che spaventa e che assume persino caratteri paradossali è che a molte persone che hanno letto il parere, più che i chiari e fondamentali concetti evidenziati dal CNSA, quello che è rimasto impresso è il capoverso in cui si raccomanda: “di seguire un regime alimentare vario, ispirato al modello mediterraneo, evitando l’eccessivo consumo di carne rossa, sia fresca che trasformata”, interpretandolo comunque ed erroneamente come un monito al consumo di carne rossa. Incredibile, sembra che l’aggettivo “eccessivo” sia invisibile! In un prossimo documento di cotanta importanza e rilevanza sarà pertanto e altrettanto paradossalmente necessario riportare la medesima sentenza ma specificando “evitando l’eccessivo consumo di ogni alimento”, al fine di far arrivare il messaggio in maniera univoca anche alle persone che leggono e interpretano in maniera distolta e prevenuta.
Mi auguro inoltre che questo sia l’inizio di una grande campagna di corretta informazione dei consumatori diffusa e anche dibattuta se necessario attraverso le grandi testate giornalistiche e trasmissioni televisive, perché è solo in questo modo che si potrà ridare il giusto ruolo e valore alla carne.
Carlo Angelo Sgoifo Rossi
Fonte: L’informatore zootecnico
Carlo Angelo Sgoifo Rossi è Professore di Nutrizione Animale presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare dell’Università degli Studi di Milano.