Impatti e costi ridotti, grazie al biogas dai liquami
Nel processo di rinnovamento della sua azienda, l’allevatore suinicolo Michele Bonati ha ovviamente fatto rientrare la riduzione dei costi, e con essa quella del proprio impatto sui terreni circostanti, sul clima e quindi sull’ambiente. Uno dei modi più efficaci per ottenere tutti questi risultati assieme è sicuramente quello della valorizzazione di reflui zootecnici dell’allevamento per la produzione di biogas, grazie a cui si può generare elettricità a costo zero sia per auto-consumo che da immettere in rete.
Un biogas “fatto bene”, quello dell’allevatore parmense e di migliaia di suoi colleghi su tutto il territorio nazionale, che per produrre energia (calore ed elettricità, appunto) usa solamente i liquami suini, non materia organica o vegetale potenzialmente destinata a diventare alimento umano o animale. A questo, Michele ha aggiunto un impianto fotovoltaico che, unito a quello a biogas, gli permette di usare meno energia di quella che produce. Un altro esempio di una nuova sensibilità e una nuova gestione da parte delle nuove generazioni di allevatori. #AlleviamoRispetto!