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Il consumo di carne prolunga l’aspettativa di vita

Che la carne abbia contribuito ad un maggior benessere e longevità era già noto. Lo riconferma ancora una volta la scienza.

Mangiare carne prolunga significativamente l’aspettativa di vita. È quanto emerge da una ricerca condotta da un team globale e multidisciplinare di esperti che ha studiato a fondo i benefici che offre la carne per la salute e la longevità.

Si stima che il 20-30% dell’aspettativa di vita dell’uomo sia determinata da fattori genetici e il 70-80% da fattori ambientali. All’interno del rapporto tra genetica e ambiente, la nutrizione è uno dei principali determinanti dell’aspettativa di vita, grazie al suo ruolo attivo per migliorare la salute e il benessere. I risultati di questo studio indicano che i Paesi con il maggior consumo di carne hanno inequivocabilmente una maggiore aspettativa di vita e una minore mortalità infantile.

Pubblicato sull’International Journal of General Medicine, lo studio ha esaminato gli effetti complessivi sulla salute del consumo di carne in 175 Paesi in tutto il mondo. I ricercatori hanno scoperto che il consumo di carboidrati da cereali e tuberi non porta ad una maggiore aspettativa di vita, mentre il consumo di carne sì. Questo risultato è particolarmente significativo perché esclude possibili fattori confondenti come l’assunzione totale di calorie, l’obesità, l’assunzione di carboidrati, il livello di istruzione, il benessere economico e l’urbanizzazione.

La carne ha infatti evidenti vantaggi rispetto agli alimenti di origine vegetale, contenendo proteine complete con tutti gli aminoacidi essenziali, vitamine B6, K, colina, niacina, riboflavina e vitamina B12, e tutti i minerali necessari come ferro, fosforo, selenio e zinco. In pratica, un essere umano che consuma la carne di un altro animale ottiene tutti i composti costituenti il proprio corpo.

Mangiare #carne prolunga di molto l’#AspettativaDiVita, lo dice uno studio pubblicato sull'International Journal of General Medicine. Condividi il Tweet

La carne ha anche svolto un ruolo evolutivo importante negli ominini ancestrali per circa 2,6 milioni di anni, consentendo lo sviluppo del nostro cervello. I benefici del consumo di carne scientificamente documentati riguardano una migliore crescita e sviluppo, ottimale allattamento al seno dei neonati, maggior prolificità, minor rischio di morte precoce, protezione del cuore e longevità.

Anche Wenpeng You, ricercatore dell’Università di Adelaide in biomedicina e autore dello studio, sostiene che gli esseri umani si sono evoluti nel corso di milioni di anni proprio grazie al loro significativo consumo di carne, come già emerso da altre ricerche. “Il nostro team ha ampiamente analizzato le correlazioni tra il consumo di carne, l’aspettativa di vita e la mortalità infantile, a livello globale e regionale, riducendo al minimo gli errori, e rendendo la nostra conclusione significativamente rappresentativa dei reali effetti della carne sulla salute“, spiega il dottor You.

Maciej Henneberg, professore emerito dell’Università di Adelaide e autore senior dello studio, conferma che gli esseri umani si sono adattati a mangiare carne dal punto di vista della loro evoluzione più di due milioni di anni fa. Dal punto di vista evolutivo, la carne è stata infatti una componente indispensabile nella dieta umana per milioni di anni, che è evidenziata geneticamente, dagli enzimi digestivi della carne e dall’anatomia del tratto digestivo. “La carne di piccoli e grandi animali ha fornito un’alimentazione ottimale ai nostri antenati, che hanno sviluppato adattamenti genetici, fisiologici e morfologici al consumo di carne, e abbiamo ereditato tali adattamenti. Il profilo nutrizionale completo della carne e l’adattamento umano al suo consumo hanno permesso di ottenere molti benefici fisici, tra cui una maggiore aspettativa di vita“, afferma il professor Henneberg.

La #carne contiene #proteine complete con tutti gli #aminoacidi essenziali, #vitamine B6, K, colina, niacina, riboflavina e #vitaminaB12, e tutti i #minerali necessari. Condividi il Tweet

Alcuni studi nei Paesi sviluppati hanno associato le diete vegetariane e vegane ad una salute migliore. Questa associazione però manca di dati realmente rappresentativi della popolazione ed è influenzata dalla presenza di fattori confondenti, come l’età, il fumo e il consumo di alcool. Quindi la salute migliore molto probabilmente non è dovuta alla dieta senza carne, ma allo stile di vita complessivo, in quanto vegani e vegetariani tendono ad avere stili di vita generalmente più sani.

“In ogni caso, questo non può contraddire l’effetto benefico del consumo di carne“, commenta Yanfei Ge, nutrizionista dello studio. “Gli studi che esaminano l’alimentazione di persone ricche ed istruite, valutano chi ha il potere d’acquisto e la conoscenza per selezionare alimenti vegetali che si avvicinano ai nutrienti contenuti normalmente in modo completo nella carne. Le diete vegane e vegetariane cercano in pratica di ritrovare tutti i nutrienti della carne. Essenzialmente, hanno sostituito la carne con la stessa nutrizione che la carne fornisce”. E il volere a tutti i costi riprodurre la carne non fa altro che confermare che il suo consumo è necessario per una buona alimentazione.

Renata Henneberg, co-autrice della ricerca e biologa all’Università di Adelaide, puntualizza che oggi la carne è una componente alimentare importante nelle diete di molte persone in tutto il mondo. “Prima dell’introduzione dell’agricoltura, 10.000 anni fa, la carne era un alimento di base nella dieta umana”, spiega: “In questo studio abbiamo analizzato tutti i tipi di carne per tutte le popolazioni e la correlazione positiva tra il consumo di carne e la salute generale a livello di popolazione è inequivocabile.”

Dal punto di vista evolutivo, la #carne è stata una componente indispensabile nella #dieta umana per milioni di anni. Condividi il Tweet

Anche Arthur Saniotis, co-autore antropologo presso l’Università di Adelaide e biologo presso l’Accademia Polacca delle Scienze, conferma che i risultati sono in linea con altri studi che mostrano che gli alimenti a base di cereali hanno un valore nutrizionale inferiore rispetto alla carne. “Anche se questa non è una sorpresa per molti di noi, c’è ancora bisogno di ribadirlo”, sottolinea Saniotis: “La carne ha componenti che contribuiscono alla nostra salute generale al di là del numero di calorie consumate. Senza la carne nella nostra dieta non potremmo svilupparci. Il messaggio da diffondere è che il consumo di carne è benefico per la salute umana, a condizione che venga consumata con moderazione e che l’industria della carne sia condotta in modo etico. Per questo l’assunzione di carne dovrebbe essere incorporata nella scienza nutrizionale per migliorare l’aspettativa di vita dell’uomo”.

Agronomo e divulgatrice scientifica. Autrice e coautrice di 11 pubblicazioni scientifiche e di numerosi articoli riguardanti l’alimentazione umana e gli impatti della stessa sulla salute e sull’ambiente, nel 2010 ha conseguito il titolo di DoctorEuropaeus e Ph. Doctor in Produzioni Animali, Sanità e Igiene degli Alimenti nei Paesi a Clima Mediterraneo. Cura GenBioAgroNutrition, “un blog a sostegno dell’Agroalimentare Italiano, della Dieta Mediterranea e della Ricerca Biomedica, contro la disinformazione pseudoscientifica”, che aggiorna quotidianamente.