
Il consumo di carne come strategia antitumorale
Il rapporto tra nutrizione e cancro è sempre più oggetto di analisi. Alcune sostanze nutritive possano influenzare e prevenire lo sviluppo dei tumori. La lista dei composti antitumorali della carne si allunga.
Nella lotta ai tumori e per una loro prevenzione, nuovi studi hanno di recente evidenziato un ruolo antitumorale del consumo di carne, grazie alla scoperta di antiossidanti e sostanze specifiche con una comprovata attività inibitoria sulla formazione di tumori. A rafforzare questa tesi, ora, si aggiunge uno studio che ha indagato il ruolo degli amminoacidi essenziali nella lotta contro il cancro. Secondo questa nuova ricerca, miscele bilanciate di amminoacidi essenziali possono indurre alla morte le cellule tumorali.
La supplementazione con formulazioni equilibrate di amminoacidi essenziali ha già mostrato in passato effetti benefici nella prevenzione di diverse patologie, riducendo il danno ossidativo e migliorando significativamente la qualità e la durata media della vita. Diversi studi precedenti avevano osservato gli effetti anti-proliferativi citotossici indotti da alcune miscele di amminoacidi sulle cellule tumorali e in particolare di amminoacidi a catena ramificata, essenziali per la sintesi proteica, nel metabolismo energetico e nella riduzione della fatica durante l’attività fisica. Questi amminoacidi hanno mostrato un ruolo nell’espressione dei geni necessari per la morte cellulare, sopprimendo la sopravvivenza delle cellule cancerose.
L’importanza degli amminoacidi essenziali per le cellule sane
Modulare e personalizzare l’assunzione di amminoacidi essenziali e non essenziali attraverso la dieta può essere una frontiera promettente nel trattamento e nella prevenzione del cancro. Sembra infatti che le cellule tumorali dipendano principalmente dalla prevalente disponibilità ambientale di amminoacidi non essenziali per i loro processi metabolici e la proliferazione cellulare, mentre l’arricchimento del loro ambiente con amminoacidi essenziali può innescare vie specifiche che sono incompatibili con la loro proliferazione e sopravvivenza.
Gli amminoacidi essenziali sono indispensabili per la vita delle cellule sane e per questo motivo la ricerca ha voluto esplorare gli effetti di due diverse formulazioni di amminoacidi sulle cellule tumorali umane: una composta al 100% da amminoacidi essenziali, dimostrata sicura e già efficace sulle performance muscolari durante l’allenamento, nel ridurre la fatica e nel diminuire i danni muscolari, e un’altra costituita dall’85% di amminoacidi essenziali e dal 15% di amminoacidi non essenziali.
I risultati hanno confermato che entrambe le supplementazioni con amminoacidi essenziali inibiscono la proliferazione del tumore e sono in grado di indurre all’apoptosi le cellule tumorali, cioè a morte cellulare programmata, tramite autodistruzione e autofagia. Questa attività è sorprendente soprattutto perché avviene in modo mirato solo sulle cellule malate e non su quelle sane, indicando una specificità nell’azione antitumorale. Inoltre, le due formulazioni sono risultate efficaci su diverse linee cellulari tumorali, suggerendo un potenziale ampio spettro d’azione contro vari tipi di cancro.
Una prospettiva interessante sul potenziale ruolo antitumorale della carne
Al momento si tratta di test in vitro, per cui sarà necessario testare queste supplementazioni su modelli animali o umani in vivo, al fine di confermarne l’efficacia e la sicurezza. Lo studio comunque apre una prospettiva interessante sul potenziale ruolo antitumorale del consumo di carne, grazie al suo profilo amminoacidico completo, fondamentale per i vari processi biologici vitali. Le proteine animali infatti, contengono tutti gli aminoacidi essenziali in proporzioni bilanciate, aprendo un nuovo scenario sulla loro funzione, in quanto un’elevata disponibilità di amminoacidi essenziali potrebbe avere effetti distruttivi sulle cellule tumorali.
Essendo la carne una fonte importante di amminoacidi essenziali, potrebbe quindi essere utilizzata in abbinamento strategico con altri alimenti proteici, così da ottenere miscele specifiche e controllate di amminoacidi, appositamente formulate per avere un’azione antitumorale mirata.
Dopo la scoperta del TVA, l’acido trans-vaccenico, come nutriente della carne dei ruminanti in grado di combattere il cancro, dopo il rilevamento di potenti antiossidanti nella carne di manzo, pollo e maiale e degli antigeni della carne che inibiscono la tumorigenesi intestinale, la lista dei composti antitumorali della carne si allunga, dando sempre più forza alla dimostrazione che il consumo di carne possa avere effettivamente un ruolo attivo nella lotta ai tumori.