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I consumatori scelgono la carne italiana

“I consumatori preferiscono la carne italiana”. Lo rivela un articolo apparso su Askanews.it. La notizia non ci stupisce. Il Progetto Carni Sostenibili, infatti, ha spesso ricordato quanto la qualità e la sicurezza delle carni italiane siano superiori. Anche in termini di sostenibilità ambientale, tanto da proporsi sia come valida proposta per la Carta di Milano, che come modello da seguire per l’intero pianeta.

“Perché il consumatore cerca rassicurazioni quando si parla di carne e ottenere informazioni come il tipo di allevamento, l’alimentazione con la quale l’animale è stato allevato o l’età di macellazione”. Se può tranquillizare ulteriormente, possiamo ricordare anche che per garantire un elevato livello di sicurezza alimentare, “l’Italia da sola fa più controlli di tutti gli altri Paesi Ue messi assieme”.

Ce lo ha spiegato Maria Caramelli, Direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: “Se un animale è malato si possono usare gli antibiotici, ma vanno rispettati i cosiddetti tempi di sospensione, per evitare possibili contaminazioni delle carni o del latte”. E i famigerati ormoni della crescita? In Europa e soprattutto in Italia sono vietati da decenni, e sugli stessi c’è “tolleranza zero”. A differenza di altri continenti o di nazioni come gli Usa. L’Italia, inoltre, è l’unico paese che a quelli già obbligatori “aggiunge ulteriori controlli, anche sperimentali, proprio per andare verso il rischio zero”.

Il consumatore italiano, insomma, è decisamente “molto tutelato”.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.