TOP
carne finta

FAO-OMS, carne sintetica: 53 pericoli per la salute

La carne sintetica non è sicura. Sono ben 53 i pericoli per la salute. A spegnere gli entusiasmi dei fautori della carne coltivata in laboratorio ci ha pensato uno studio approfondito della FAO in collaborazione con l’OMS, che ha valutato la sicurezza dei cibi artificiali. 

Vista la continua e crescente promozione della produzione di carne a partire da colture cellulari come una presunta alternativa più sostenibile dell’allevamento tradizionale, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHO), hanno capito l’urgenza di affrontare una delle questioni più importanti per i consumatori: la sicurezza alimentare. Infatti, prima di immettere sul mercato questi alimenti è necessario accertarsi che non provochino danni alla salute.

Hanno così sviluppato un documento di ben 146 pagine, corredato di una ricca letteratura scientifica, con lo scopo di condividere le conoscenze attuali in merito e informare correttamente i consumatori e tutte le parti interessate. Durante la consultazione degli esperti, sono stati discussi tutti i potenziali pericoli che possono avvenire nelle quattro fasi della produzione in laboratorio: l’approvvigionamento e la selezione delle cellule, la crescita e la replicazione delle cellule nei bioreattori, la raccolta delle cellule coltivate e infine la trasformazione nei cibi voluti. 

La #CarneSintetica non è sicura. Sono ben 53 i pericoli per la #salute. Lo rivela uno studio della #FAO in collaborazione con l’#OMS, che ha valutato la #sicurezza dei #CibiArtificiali. Condividi il Tweet

C’erano già molti dubbi e perplessità su questi prodotti, e adesso i risultati di questa metanalisi confermano che la sicurezza è molto lontana dall’essere raggiunta: un elenco di ben 53 pericoli per la salute spicca nelle tabelle conclusive. Tra questi possiamo leggere la contaminazione con metalli pesanti, microplastiche e nano plastiche, allergeni che possono causare delle gravi reazioni allergiche, come gli ingredienti aggiunti come additivi per migliorare il sapore e la consistenza di questi prodotti, contaminanti chimici, componenti tossici e antibiotici

Gli esperti della FAO e OMS hanno convenuto che molti di questi pericoli sono già esistenti in altri alimenti prodotti convenzionalmente e sono ad oggi gestibili, come la trasmissione di malattie, le infezioni e la contaminazione microbica. Altri invece potrebbero essere particolarmente gravi e inaccettabili per la salute umana, come i potenziali effetti cancerogeni di questi prodotti.

Tra i 53 pericoli per la #salute legati alla #CarneSintetica spiccano la #contaminazione con #MetalliPesanti, #MicroPlastiche e #NanoPlastiche, #allergeni, #ContaminantiChimici, #ComponentiTossici e #antibiotici. Condividi il Tweet

A inquietare gli esperti è proprio il meccanismo di proliferazione cellulare nei bioreattori in cui è alto il rischio di mutazioni incontrollate, e l’utilizzo dei fattori di crescita e degli ormoni, da siero o di origine non animale, impiegati nei bioreattori per innescare e accelerare la coltivazione cellulare. Infatti ci sono rischi concreti che queste molecole bioattive possano interferire e disturbare il metabolismo umano e attivare l’insorgenza e lo sviluppo di forme tumorali. Non solo, gli studiosi sono anche particolarmente allarmati dall’insorgenza di allergogeni derivanti dal metabolismo delle sostanze aggiunte in fase di proliferazione e differenziazione cellulare.

La carne sintetica non è la risposta”, ha commentato il professor Peer Ederer di Goal Sciences nel recente simposio organizzato da Animal Task Force (ATF) e dall’Associazione belga per la scienza e la tecnologia della carne (BAMST) a Bruxelles: “Nonostante i miliardi di dollari investiti, la carne coltivata in laboratorio non sarà un valido sostituto della carne naturale. I prodotti attuali non sono identici ai prodotti che intendono sostituire. C’è ancora una notevole diversità a livello di proprietà sensoriali, nutrizionali e strutturali, e mancano importanti passaggi che generano qualità nella conversione del muscolo in carne convenzionale. Possono essere persi molti ruoli sociali della produzione animale, come i servizi ecosistemici, i benefici derivanti dai co-prodotti, i contributi ai mezzi di sussistenza e il significato culturale”.

A inquietare è il meccanismo di #ProliferazioneCellulare nei #bioreattori in cui è alto il rischio di #mutazioni incontrollate, e l’utilizzo dei fattori di crescita ed #ormoni impiegati nei bioreattori per la #ColtivazionCellulare. Condividi il Tweet

Inoltre, non sono nemmeno sostenibili come vorrebbero far credere, con procedure di produzione dettagliate mancanti o volutamente non disponibili, rendendo impossibile confermare tutte le affermazioni che vengono fatte in termini di sostenibilità. Una ricerca dell’università di Oxford, mostra che in termini di emissioni di CO2, dall’effetto serra meno potente, ma molto più duraturo di quello del metano, la produzione in bioreattori molto energivori potrebbe avere, nel lungo periodo, conseguenze peggiori per l’ambiente di quelle degli allevamenti. I calcoli più recenti rivelano poi che se volessimo soddisfare da qui al 2030 la domanda aggiuntiva di carne esclusivamente con carne sintetica, dovremmo costruire quasi 150.000 bioreattori, con un impatto per la produzione di questo prodotto artificiale più del doppio (352 milioni di tonnellate di CO2e) di quello che si avrebbe se il consumo fosse soddisfatto con l’allevamento naturale di animali zootecnici (150 milioni di tonnellate di CO2e).

Il documento conclude che siamo dunque ancora in una fase iniziale di analisi: “L’identificazione del pericolo è solo il primo passo del processo formale di valutazione del rischio. Per condurre un’adeguata valutazione dei rischi per gli alimenti a base cellulare è essenziale raccogliere una quantità sufficiente di dati scientifici e informazioni necessarie per la valutazione dell’esposizione e la caratterizzazione del rischio”. 

Insomma, serve ancora massima cautela, in quanto attualmente esiste una quantità ancora troppo limitata di informazioni e dati sull’effettiva sicurezza della carne sintetica prodotta in laboratorio, affinché possano essere prese delle decisioni consapevoli.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.