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F2F, paradosso numero otto: il patrimonio gastronomico

I sistemi alimentari regionali si scontrano con la globalizzazione dei cibi surrogati e ultra-trasformati, che non hanno identità territoriale, culturale e di origine. La sostituzione delle proteine animali con i cibi iper-processati a base vegetale che imitano la carne si scontra con gli obiettivi della strategia Farm to Fork, nella quale si promuovono le filiere corte e le indicazioni geografiche protette.

La lista degli ingredienti delle alternative vegetali alla carne è lunghissima (conservanti, addensanti, emulsionanti, coloranti) ed è costituita da prodotti chimici e di sintesi, per dare lo stesso aspetto, la stessa consistenza e sapore della carne. Questi ingredienti sono anche ricchi di carboidrati, grassi e sale. Le vitamine non sono presenti naturalmente, ma sono addizionate. Ma davvero per avere un futuro sostenibile dobbiamo prendere scorciatoie di questo tipo? E sostituire 4 milioni di agricoltori europei con 4 multinazionali?

 

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.