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Expo 2015: Montana, dall’Italia l’hamburger sostenibile

L’Italia si riconferma punta di lancia globale nelle carni sostenibili. Oggi, infatti, nel Padiglione di Federalimentare “CibusèItalia” di Expo Milano 2015 il settore carni ha fatto un altro importante passo verso la sostenibilità. Protagonista lo storico marchio Montana che, per la prima volta, ha realizzato la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD-Environmental Product Declaration) sui suoi hamburger di bovino surgelati.

L’hamburger Montana che ha ottenuto l’importante EPD è quello in confezioni da 10 o 4 pezzi, già molto note al pubblico italiano. La sua carne è ottenuta da bovini da latte (85%) e da carne (15%) allevati in Italia e commercializzati da Inalca, azienda che sin dal suo inizio si è concentrata nella costruzione di una filiera bovina integrata che copre tutte le fasi per la realizzazione del prodotto: dall’allevamento alla trasformazione delle carni, fino alla distribuzione del prodotto finito.

Il controllo di tutte le fasi, oltre a migliorare l’efficienza della produzione, ha permesso all’azienda di ottenere risultati tangibili in termini di sostenibilità ambientale. “Per la prima volta – ha dichiarato Giovanni Sorlini, Responsabile Qualità, Sicurezza & Sviluppo Sostenibile di Inalca – abbiamo dati certi ricavati dalla realtà produttiva italiana. È un contributo importante nel dibattito nazionale sul rapporto carne–ambiente, che consente di valutare i reali consumi e gli impatti della nostra filiera”.

Secondo Sorlini, che cita la Clessidra Ambientale, questa è una conferma del fatto che la carne, se consumata in una dieta equilibrata, può considerarsi sostenibile: “I dati ottenuti consentiranno inoltre di migliorare ulteriormente la filiera bovina italiana, che oggi, oltre a rappresentare un indiscutibile punto di forza per l’integrazione tra le filiere del latte e della carne, costituisce un sistema produttivo altrettanto solido dal punto di vista ambientale, possibile riferimento anche per modelli produttivi extraeuropei”.

“Questa filiera – ha spiegato Luigi Scordamaglia, AD di Inalca – è stata concepita molto prima che si cominciasse a parlare di sostenibilità in modo diffuso. È integrata, perché presidiamo ogni passaggio, dall’allevamento, sempre più centrale nelle nostre politiche, al prodotto finito; è sostenibile, perché misuriamo l’impatto dei nostri prodotti sull’ambiente e ne mitighiamo gli effetti (producendo energia verde dagli scarti, migliorando l’efficienza energetica, avviando a raccolta differenziata il 99% dei rifiuti e valorizzando tutti i nostri prodotti e sottoprodotti) grazie a un sistema di qualità all’avanguardia; e infine questa filiera è esportabile, perché Inalca, nello scenario mondiale dei produttori di carne, è l’unica azienda leader sia nella produzione che nella distribuzione”.

Italianità, basso impatto ambientale, maggiore apporto proteico, meno grassi: sono queste le caratteristiche principali dei nuovi prodotti di Hamburger e Carne in scatola presentati oggi da Montana. Proprietà che si combinano perfettamente con l’esigenza di rendere le carni più sostenibili.

 

 

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.