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Effetto coronavirus: cambia la spesa degli italiani

In tempi di quarantena e di coronavirus il carrello della spesa degli italiani torna a focalizzarsi su prodotti ed alimenti considerati veramente utili. Lo confermano le vendite di diverse catene di supermercati, analizzate dalla Sicilia al Trentino.

Fino a poche settimane fa l’Italia era un Paese decisamente diverso. La società era spesso focalizzata su temi che passavano dalle liti e gli outfit di San Remo all’ultimo prodotto “eco-chic” di tendenza. Nell’arco di un mese, il dibattito pubblico è passato invece a temi come la sopravvivenza in tempi di pandemia globale. Un cambiamento drastico, quello imposto dal coronavirus, comprensibilmente traumatico, che ha portato la popolazione italiana prima a riversarsi in massa nei supermercati e poi, ora che anche questa attività non è così banale, a valutare bene cosa è opportuno mettere nel carrello della spesa.

Da nord a sud l’#Italia riscopre la #cucina fatta di prodotti semplici, essenziali, legati alla nostra #tradizione e quindi buoni, oltre che rassicuranti. Come #carne e #farina. #COVID_19 Condividi il Tweet

E così, da nord a sud l’Italia riscopre la cucina del Dopoguerra, quella fatta di prodotti semplici, essenziali, legati alla nostra tradizione e quindi buoni, oltre che rassicuranti. Secondo il Giornale Trentino, che riporta i dati del portale Italiani Coop e quindi le analisi delle vendite di Coop nel primo periodo di quarantena, “dimenticati i prodotti ‘gastro-fighetti’, dallo zenzero alle bacche di Goji, fino alla curcuma”, con le “nuove tendenze salutistiche in ribasso se non azzerate”; vertiginose crescite invece per la carne in scatola e la farina.

Oltre al boom di #carne in scatola e #farina, nel primo periodo di #quarantena importanti incrementi nelle vendite di #legumi in scatola, #pasta e #riso. Condividi il Tweet

Oltre al boom di carne in scatola e farina, rispettivamente del 60% e dell’80%, ci sono stati importanti incrementi nelle vendite di legumi in scatola (al terzo posto, con un +55%), pasta (+51%) e riso (+39%). Seguono poi “conserve di pomodoro +39%, zucchero +28%, olio d’oliva +22%, latte Uht +20%, biscotti +13%, confetture +9% e fette biscottate +17%. Nel carrello trova posto anche il pesce surgelato +21% o in conserva come per esempio il tonno +26%. Spazio anche a qualche sugo pronto +22%.” Male invece i “prodotti da happy hour”, come succhi di frutta e aperitivi, le merendine confezionate e la pasticceria industriale.

In tempi di #coronavirus boom di vendite di #carne in scatola e #farina. Male #merendine confezionate e pasticceria industriale. Condividi il Tweet

Stesso discorso a Palermo, dove riportando i dati di Carrefour Sicilia si scopre che noi italiani “alla pasta non possiamo rinunciare, neanche alla carne e alle uova”, rivela La Repubblica. “Nella classifica dei beni più venduti, in ordine di fatturato, c’è la carne di vitello, seguita dalla pasta, l’acqua e il tonno in scatola. Poi ci sono le arance, le uova, carne di maiale, latte parzialmente scremato e patate”: scrive l’edizione palermitana del quotidiano: “Abbiamo chiesto la lista dei prodotti più acquistati anche ai punti vendita della società Ergon che gestisce Despar, Interspar, Eurospar, Ard Discount e Altasfera. È andata via tanta carne, pasta e farina. Ma anche pizze surgelate e soprattutto Nutella. C’è bisogno di dolcezza, mentre fuori cala il silenzio”.

La #spesa degli italiani in tempi di #coronavirus privilegia #alimenti semplici alla base della #DietaMediterranea con una grande attenzione però alla conservabilità. #COVID_19 Condividi il Tweet

“La scelta degli italiani – sottolinea Coldiretti – è stata quella di privilegiare alimenti semplici alla base della Dieta mediterranea con una grande attenzione però alla conservabilità che ha favorito gli acquisti di prodotti in scatola”. La surreale situazione in cui stiamo vivendo ci ha imposto di rivedere le priorità, ma ci piace pensare che tutto il male non viene per nuocere. Così come in altri ambiti, passate queste brutte settimane potremmo e dovremmo fare tesoro di questa lezione, in modo da restare focalizzati su ciò che conta veramente. Dalla tavola a ciò che in generale riguarda la vita di tutti i giorni.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.