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Continuare a diffondere bufale non serve

Mangiare carne o scegliere solo prodotti di origine vegetale? Sono sempre di più a farsi questa domanda. E ancor più a litigare in seguito alla risposta. Oggi, la dieta sembra infatti potere classificare una persona più di quanto non lo facciano il suo orientamento politico o il suo credo religioso. E come accade in molti altri contesti, quando si discute delle proprie scelte alimentari quello che potrebbe essere un confronto costruttivo scade invece in una eterna battaglia di opinione, o peggio, in un vero e proprio scontro ideologico.

Il problema non sta tanto in questo, però, quanto nell’allarmante quantità bufale che circolano soprattutto in Rete. Se si naviga on-line o si frequentano i social network, infatti, ci si può imbattere in notizie false e mistificatorie che, circolando impunemente anche per anni con il solo scopo di “fare audience” o di difendere a priori la propria visione del mondo, diffondono informazioni che creano solo confusione.

Ne sono un ottimo esempio i post in cui si parla dello Slaughter Mobile, un macchinario che, secondo alcuni blog, produce una polpa ottenuta dalla triturazione dell’intera carcassa degli animali destinata all’alimentazione umana. Ma è davvero così?

Per quanto possa non piacere l’idea che degli animali vengano uccisi attraverso un sistema di questo tipo (cosa più che comprensibile), c’è da dire che lo Slaughter Mobile è un impianto di fabbricazione finlandese per la soppressione di animali a fini sanitari che permette di accelerare le operazioni di abbattimento per limitare la diffusione di malattie quali l’aviaria. La materia organica che si ottiene non è destinata alle nostre tavole, ma se proveniente da animali infetti viene inviata a impianti che procedono alla essiccazione ai fini della distruzione, altrimenti può essere utilizzata per la produzione di cibi per animali domestici o di biocarburanti.

Facciamo qualche altro esempio, restando sempre nel campo avicolo. Negli allevamenti “tutti i volatili vengono rapidamente stipati in piccole gabbiette, grandi pressapoco come un foglio da stampante, sporche e puzzolenti”, viene scritto sul blog Curiosity. In realtà, i polli non vengono più allevati in gabbia da ormai 40 anni.

Oppure, spesso si dice che gli animali, come i polli appunto, siano riempiti di ormoni e antibiotici, e che sono malati. Viene però da chiedersi una cosa: se prendono sistematicamente ormoni e antibiotici come fanno ad essere malati? E che dire delle leggende che circolano sui mangimi destinati a polli e galline, mentre questi vengono generalmente alimentati con miscele di cereali e soia con l’aggiunta di sali minerali?

È decisamente buona cosa che l’informazione circoli liberamente, ma lo è anche il diffondere informazioni corrette, e riportare fatti che corrispondano a verità. Avere un blog o scrivere su un giornale on-line dà a chi lo fa una certa responsabilità. Che, almeno in chi ha la forza e l’intelligenza di andare oltre le proprie convinzioni e il proprio autocompiacimento, dovrebbe aiutare a non fermarsi alle affermazioni false o a mistificazioni che, solleticando gli istinti e i sentimenti umani “di base” quali la curiosità, l’emotività o la critica, possono fare guadagnare qualche click, ma anche perdere la credibilità che in molti vorrebbero conquistare.

Fonte: e-coop

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.