
Carne rossa, alleata di salute cardiovascolare e microbiota
In una dieta adeguata la carne rossa si rivela un’alleata per la salute cardiovascolare e del microbiota intestinale.
Una dieta sana può includere anche carne rossa, rivelandosi un’alleata insospettata per la salute cardiovascolare e del microbiota intestinale. È quanto emerge da uno studio innovativo della Purdue University, negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista Nutrients. La ricerca ha analizzato gli effetti di una dieta adeguata sul microbiota intestinale e sui fattori di rischio associati alle malattie cardiovascolari, offrendo nuove prospettive sul ruolo della carne rossa per la salute.
La carne rossa non fa male, anzi
Considerando la costante campagna denigratoria contro le carni rosse a cui siamo ormai abituati, può sorprendere scoprire che la dieta oggetto di questo studio includeva anche carne rossa di manzo e di maiale, sia fresca che lavorata. Questo ribalta molte delle credenze attuali, mostrando che il consumo di carne rossa, inserito in un contesto alimentare equilibrato, non ha effetti negativi sulla salute. In particolare, lo studio ha analizzato gli effetti dell’adozione, dell’abbandono e della ri-adozione di un’alimentazione sana e controllata su 17 giovani adulti di età compresa tra 20 e 35 anni, rivelando che i cambiamenti nella dieta influenzano la composizione del microbiota intestinale e i livelli di alcuni biomarcatori cardiovascolari.
Lo studio sulla dieta sana
I partecipanti sono stati seguiti per un totale di 24 settimane, con un protocollo che prevedeva un periodo iniziale di 5 settimane, in cui i partecipanti seguivano la loro alimentazione abituale, tre cicli di dieta sana della durata di 3 settimane ciascuno, alternati da due periodi di alimentazione libera e non controllata di 5 settimane ciascuno. Tutti gli alimenti forniti ai partecipanti sono stati preparati seguendo istruzioni di cottura standardizzate, con rotazione dei menu ogni 4 giorni. La dieta sana seguiva il modello basato sulle linee guida americane, le 2020–2025 Dietary Guidelines for Americans, con inclusione di circa 85 g al giorno di carni rosse di manzo e maiale, sia fresche che lavorate.
Secondo i risultati dello studio, l’alternanza tra l’adozione e l’abbandono di una dieta sana ha determinato un ciclo di trasformazioni nel microbiota intestinale, influenzando anche la concentrazione di colesterolo LDL (“cattivo”) e colesterolo totale. In particolare, seguire un’alimentazione equilibrata, quindi con anche carne rossa di manzo e maiale, sia fresca che processata, ha portato a un miglioramento della composizione del microbiota e a una riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare. Al contrario, abbandonare questa dieta ha annullato tali benefici, senza alcun miglioramento né della salute cardiovascolare né della flora intestinale. Viene smentita dunque l’idea che la carne rossa possa essere dannosa per il benessere intestinale o del cuore, sottolineando l’importanza di valutare la dieta nel suo complesso, piuttosto che focalizzarsi su singoli alimenti.
Niente di nuovo, per la scienza
Questi risultati sono coerenti con ricerche precedenti che hanno dimostrato come le modifiche alimentari possano indurre rapidi cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale e migliorare i profili lipidici nel sangue, contribuendo così alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Lo studio ha infatti confermato la stretta relazione tra le variazioni del microbiota intestinale e i livelli di lipoproteine e lipidi nel sangue, come colesterolo e trigliceridi, rafforzando la tesi che il microbiota possa influenzare il metabolismo dei grassi e giocare un ruolo chiave nella salute cardiovascolare.
È fondamentale che i professionisti della salute e i ricercatori tengano conto di questi aspetti quando elaborano strategie alimentari per migliorare la salute cardiovascolare attraverso modifiche positive nella composizione del microbiota intestinale. Un fattore determinante di queste strategie potrebbe essere l’inclusione di carne rossa.