Carne di vitello: adatta per bambini e anziani
La carne di vitello, ancora troppo poco conosciuta e valorizzata, vanta una tenerezza unica, quasi da “sciogliersi in bocca”, rendendola per questo una delle più adatte a bambini e anziani, che hanno difficoltà di masticazione e digestione.
La magrezza e l’alta digeribilità sono caratteristiche che contraddistinguono la carne di vitello, andando incontro alle esigenze di particolari fasi della vita come appunto l’infanzia e l’anzianità. Come il suo sapore tenue e delicato, che accontenta le papille gustative dei più grandi e piccini.
Essendo una delle fonti più pure di proteine ad alto valore biologico, la carne di vitello riesce a fornire tutti gli amminoacidi essenziali pronti per l’uso, per una crescita armonica del bambino e il mantenimento della muscolatura nell’anziano, contrastando la sarcopenia, cioè la perdita di massa muscolare che avviene proprio con la terza età. Per questo la carne non dovrebbe mai mancare in queste fasi delicate ad alto rischio di malnutrizione: nello svezzamento dovrebbe essere inserita subito al sesto mese, affinché il bambino cresca al massimo delle sue potenzialità genetiche e proprio la carne di vitello in tal proposito, grazie al suo contenuto di lisina e di tutte le vitamine del gruppo B, fondamentali per la crescita, costituisce un alimento principe, tale da essere ingrediente chiave di omogeneizzati specifici per soddisfare le esigenze nutrizionali del bambino.
#Magrezza e alta #digeribilità sono caratteristiche della #carne di #vitello, andando incontro alle esigenze di #infanzia e #anzianità. Condividi il TweetNon solo nella fase della crescita, ma anche nella terza età bisognerebbe mangiare più carne e non meno, in quanto l’intestino degli anziani con la vecchiaia comincia ad assorbire le sostanze con più difficoltà, per cui la carne di vitello riesce, grazie alla sua alta densità nutritiva a basso apporto calorico, a fornire tutti i nutrienti necessari per una soddisfacente copertura dei fabbisogni. Tra questi è degna di nota la presenza rilevante di vitamina B12, di cui solo i prodotti di origine animale sono fonti affidabili, che aiuta a rallentare il processo di invecchiamento del cervello e la demenza negli anziani.
Anche nei bambini la vitamina B12 è fondamentale per un corretto sviluppo del cervello, della vista e del sistema nervoso, stimolando l’intelletto e la loro funzionalità cognitiva. Grazie anche alla presenza di taurina, sostanza che si trova nel latte materno e importante nella formazione del cervello, e di minerali come calcio, ferro, magnesio, zinco e selenio, la carne di vitello può essere un valido cibo complementare mentre si continua ad allattare il bambino, confermando l’idoneità di questa carne per l’alimentazione dei piccoli.
Grazie anche alla presenza di #taurina, sostanza importante nella formazione del #cervello, e di #minerali come calcio, ferro, magnesio, zinco e selenio, la #carne di #vitello è un valido #cibo complementare all'#allattamento del… Condividi il TweetAnche nell’anziano i microelementi della carne di vitello aiutano a prevenire o ad affrontare meglio problematiche tipiche della terza età, come la perdita di memoria, della vista e dell’udito, aumentando le difese immunitarie, prevenendo la fragilità della pelle, dei capillari e favorendo la cicatrizzazione delle ferite, grazie alla vitamina K che interviene nella coagulazione del sangue o alla vitamina D che allontana il rischio di osteoporosi e aiuta l’equilibrio nervoso. Dunque dopo i 50 anni la carne di vitello contribuisce ad una buona nutrizione, fondamentale per il benessere fisico e mentale, per il mantenimento delle funzioni fisiche e cognitive, fortificando la salute di ossa e muscoli e contrastando la debolezza e la degenerazione muscolare che provoca cadute e fratture tipiche della terza età, portando un miglioramento generale della qualità della vita.
La quasi assenza di colesterolo e grassi si associa alla presenza di grassi di buona qualità polinsaturi EPA e DHA che intervengono nello sviluppo cerebrale del bambino e prevengono il declino cognitivo, la demenza senile e l’Alzheimer nell’anziano. Ruolo importante riveste la glicina, un amminoacido presente nella carne di vitello che riduce l’infiammazione sistemica ed il deperimento muscolare dell’età anziana, rilevando un interessante potenziale terapeutico nel prevenire la sarcopenia.
Grazie alla presenza di #antiossidanti come il #coenzimaQ10 e la #vitaminaE, la #carne di #vitello aiuta a contrastare i #RadicaliLiberi responsabili dell’#invecchiamento cellulare. Condividi il TweetGrazie alla presenza di antiossidanti come il coenzima Q10 e la vitamina E, la carne di vitello aiuta a contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare, proteggendo la vista e riducendo il rischio di cataratta. Per tutti questi motivi il consumo di carne di vitello andrebbe incoraggiato in età evolutiva e nella terza età, all’interno di una dieta varia come strategia nutrizionale efficace per consentire ai bambini di crescere in modo sano e adeguato e agli anziani di invecchiare bene e in salute.