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Benessere animale: in Italia il mancato rispetto è un reato

In molti parlano di benessere animale, ma in pochi sanno quanto sia davvero all’avanguardia il nostro Paese in questo senso. Il recepimento delle indicazioni comunitarie fa sì che l’Italia sia sostanzialmente allineata agli altri Paesi europei in quanto a tutela delle condizioni minime di benessere animale. Ma un aspetto peculiare del nostro Paese è costituito dal maggiore numero di controlli derivanti dalla presenza nel Codice Penale del reato di maltrattamento degli animali.

L’articolo 544-ter della legge 198 del 2004, modificata dalla legge 201 del 2010, stabilisce che si ha un reato quando l’animale è sottoposto a lesioni, sevizie, comportamenti o fatiche insopportabili, oppure a trattamenti dai quali derivano danni alla sua salute o ancora quando sia soggetto alla somministrazione di sostanze vietate. Il reato è connesso con l’esercizio dell’attività professionale, quindi sono sanzionabili tutti i soggetti che vengono a contatto con l’animale nelle fasi di allevamento, trasporto e macellazione.

L’inclusione nel codice penale porta a un ampliamento dei divieti rispetto a quanto previsto dalla normativa comunitaria (è potenzialmente sanzionabile qualsiasi atto che comporti una sofferenza ingiustificata all’animale), ma anche a un allargamento dello spettro degli attori preposti al controllo. Qualsiasi autorità di controllo attiva nel mondo degli operatori alimentari (dalla polizia stradale, ai NAS) può infatti effettuare controlli ed esporre denuncia.

Va inoltre ricordato che in Italia è attivo dal 2010 unPiano Nazionale per il Benessere Animale”, che definisce i criteri e i programmi di controllo da parte delle Autorità Sanitarie competenti con l’obiettivo non solo di verificare l’applicazione delle norme nazionali e comunitarie in materia di protezione degli animali negli allevamenti, ma anche di fornire informazioni, delucidazioni e orientamenti per l’allevamento delle varie specie.

 

Redazione Carni Sostenibili

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.