Le strategie BEEF CARBON possono ridurre l’impronta di carbonio degli allevamenti di bovini da carne? Ecco i risultati del primo anno di attività.

Centosettanta allevatori di bovini da carne in Francia, Irlanda, Italia e Spagna si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 15% entro dieci anni, adottando una o più strategie di mitigazione disponibili. Ciò grazie al progetto LIFE+: BEEF CARBON (LIFE14 CCM/FR/001125).

In Italia, sono state stimate le impronte di carbonio di venti allevamenti da ingrasso situati in Veneto e Piemonte prima e dopo l’applicazione di una serie di strategie di mitigazione, la maggior parte delle quali tese a migliorare il benessere degli animali, aumentare le energie rinnovabili, ridurre l’impiego di fertilizzanti sintetici, aumentare le prestazioni degli animali.

I capifila nei quattro Paesi interessati sono l’Institute de l’Elevage (IDELE) di Parigi per la Francia, il TEAGASC per l’Irlanda, l’Asociación Española de Productores de Vacuno de Carne (ASOPROVAC) per la Spagna e il Centro di ricerca zootecnica e acquacoltura del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA-ZA). In Italia il progetto è portato avanti grazie alla collaborazione e coinvolgimento diretto di ASPROCARNE Piemonte e UNICARVE Veneto, partner anch’essi del progetto.

La valutazione del ciclo di vita è stata stimata utilizzando il programma “Calcul des Automatise Performances Environnementales en Elevage de Ruminants-CAP2ER”® (Niveau 2) sviluppato presso l’IDELE. L’unità funzionale per la valutazione dell’impatto ambientale è stata individuata in 1 kg di aumento di peso vivo (LWG), mentre le categorie ambientali considerate sono: riscaldamento globale, acidificazione, eutrofizzazione, consumo di energia, biodiversità e stoccaggio del carbonio.

L’impronta di carbonio stimata è stata pari a 8,61 ± 1,55 e 7,99 ± 1,48 kgCO₂eq/kg LWG prima e dopo l’applicazione delle strategie di mitigazione, rispettivamente, con una riduzione media nel corso del primo anno del progetto di circa il 7%. Le aziende agricole che combinano più di una strategia di mitigazione dimostrano di essere in grado di raggiungere già nel corso del primo anno di attività l’obiettivo di questo progetto di ridurre l’impronta di carbonio del 15%.

Stefano Uggeri e Giacomo Pirlo, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA)