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A Eurocarne le filiere verticali di tutte le tipologie di carne, un comparto da 30 miliardi

La 26ª edizione di Eurocarne, in programma dal 10 al 13 maggio a Verona, rappresenta l’appuntamento business per tutti coloro che operano, a vario titolo, nel settore carneo, dal comparto allevatoriale e la macellazione, passando per la lavorazione, la conservazione e il confezionamento delle carni fino ai produttori (italiani ed esteri).

Un comparto che genera complessivamente un valore economico dell’ordine di 30 miliardi di euro e occupa un numero di addetti elevato: 80mila per le carni bovine, 44mila per quelle suine, 55mila nel segmento dell’avicoltura.

Una ricerca sul consumatore. Eurocarne mette al centro non soltanto le singole filiere produttive, ma anche il consumatore e le dinamiche del trade. Nel corso della manifestazione internazionale sarà infatti presentata un’analisi multi-prospettica sul mercato delle carni, articolata per categoria merceologica e mirata a individuare i trend in atto sul territorio nazionale, partendo da una panoramica relativa ai dati di scenario.

Partner di Eurocarne sarà SG Marketing, che ha già svolto una prima fase di indagine qualitativa sulle abitudini di acquisto e consumo degli shopper nazionali. Sulla base delle risultanze emerse, nei prossimi mesi, verrà implementata un’analisi quantitativa su un campione rappresentativo della popolazione italiana e di oltre 1.000 responsabili acquisti, volta ad esplorare i comportamenti d’acquisto, i principali driver a supporto del consumo e gli eventuali freni all’acquisto per ciascuna tipologia di carne.

Il progetto di ricerca sarà corredato da un approfondimento trade: verranno intervistati alcuni dei principali operatori della grande distribuzione organizzata italiana e contestualmente si procederà al monitoraggio di alcuni punti vendita in Italia, nel Regno Unito, Olanda e Belgio (mercati che di fatto anticipano le tendenze retail rispetto all’Italia).

Attenzione alla produzione sostenibile e alle filiere. «La nuova formula di Eurocarne – dichiara il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – dedica un’attenzione più forte alle filiere delle carni nel loro complesso, con l’obiettivo di incrementare una produzione di carne sostenibile e un consumo razionale ed equilibrato, in grado di rispondere alle esigenze del consumatore».

Inoltre, aggiunge Mantovani, «una ricerca su abitudini e percepito dei consumatori in fase di acquisto manca dal 2012, cioè dall’ultima edizione di Eurocarne».

Fonte: Vini e Sapori

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.