TOP

Tomahawk: la bistecca più grande mai vista

Ogni vero amante della buona carne non può non conoscerla: è la bistecca Tomahawk, chiamata anche ironicamente “bistecca di brontosauro”, per le sue dimensioni gigantesche. In realtà non è altro che una costata di manzo, ed è la bistecca più grande mai vista.

Nelle steakhouse di un certo livello e in diversi ristoranti è la moda del momento, anche perché se la si vede si capisce subito che è una tentazione irresistibile: la bistecca Tomahawk. In pratica, si tratta di una costata di manzo che dalla lombata procede verso l’anteriore dell’animale, precisamente dalla quinta alla prima vertebra dorsale fino al collo. Ma la sua particolarità è la forma originale, perché l’osso della costola viene lasciato intatto nella sua intera lunghezza, di 30 centimetri circa, per una buona parte ben ripulito dalle cartilagini, così da poterlo afferrare come una sorta di ascia primitiva, col suo bel pezzo di controfiletto attaccato. In questo modo l’effetto è impressionante, sembrando di divorare la bistecca più grande mai vista, quasi come appartenente a una preda cacciata in periodo preistorico.

Le sue origini sono australiane e in particolare la carne deriva da grandi manzi selezionati delle razze Black Angus, Wagyu e loro incroci, le migliori in assoluto di quel territorio, ma le bistecche si possono ricavare anche da altre razze. Gli animali vengono allevati allo stato brado e alimentati ad erba per gran parte della loro vita, per poi terminare con un finissaggio di mais di alta qualità e grano, per aumentare la tenerezza e la marezzatura, cioè il grasso intramuscolare, che dona un sapore intenso e il noto aspetto marmorizzato, indice di alta qualità.

La carne che ne deriva, oltre a essere molto “scenica” e attraente a vedersi, con uno spessore mai inferiore alle “tre dita” e con pezzature anche oltre i 2 kg, è molto succosa e saporita. Questo grazie ai suoi aromi particolari che la contraddistinguono, caratteristici di quelle razze e dell’alimentazione controllata a cui vengono sottoposte, ottenendo risultati molto simili a quelli del pregiatissimo manzo kobe. Ed è proprio il grasso il segreto del successo di questa carne, così ben diffuso tra le fibre da donare una morbidezza e succulenza fuori dal comune, facendo sì che la carne “si sciolga in bocca”. La frollatura della durata di un mese fa il resto, completando un gusto deciso ma delicato, che dà il meglio di sé dopo una cottura rigorosamente al sangue.

Oltre all’aspetto curioso e invitante e alla particolare consistenza e gradevolezza al palato, anche le proprietà nutrizionali sono uniche nel suo genere. Grazie all’alimentazione al pascolo nelle grandi praterie australiane, seguito da un programma speciale a base di grano e mais, la carne si arricchisce di componenti essenziali, presenti specialmente nel suo grasso. Non solo dunque proteine nobili, minerali come ferro, zinco, calcio e selenio, e vitamine del gruppo B come la B6, B12 e riboflavina, ma anche le preziose vitamine liposolubili A, D, E, K e acidi grassi polinsaturi omega 3 a catena lunga EPA e DHA, in ottime quantità grazie alla ricchezza di grasso benefico.

Per non parlare poi dell’alta presenza di sostanze nutraceutiche a base lipidica e ad azione antiossidante, come i coniugati dell’acido linoleico, il glutatione e il coenzima Q10, nutrienti indispensabili per il benessere dell’organismo, con dimostrate proprietà positive per la salute, perché contrastano l’invecchiamento cellulare, il rischio di patologie cardiovascolari, obesità, diabete, malattie infiammatorie e l’insorgenza di tumori.

Nonostante le imponenti dimensioni del prelibato pezzo di carne che abbiamo di fronte, che vanno ben oltre le normali porzioni, non viene provocata pesantezza durante la digestione, grazie alla capacità del suo grasso di sciogliersi facilmente e alla breve cottura, permettendo di gustarlo tranquillamente in tutta la sua integrità. Insomma, la spettacolare bistecca Tomahawk è una tentazione irresistibile per veri intenditori e per ogni “carnivoro” degno di tal nome.

E voi, che aspettate a provarla?

Susanna Bramante

Agronomo e divulgatrice scientifica. Autrice e coautrice di 11 pubblicazioni scientifiche e di numerosi articoli riguardanti l’alimentazione umana e gli impatti della stessa sulla salute e sull’ambiente, nel 2010 ha conseguito il titolo di DoctorEuropaeus e Ph. Doctor in Produzioni Animali, Sanità e Igiene degli Alimenti nei Paesi a Clima Mediterraneo. Cura GenBioAgroNutrition, “un blog a sostegno dell’Agroalimentare Italiano, della Dieta Mediterranea e della Ricerca Biomedica, contro la disinformazione pseudoscientifica”, che aggiorna quotidianamente.

Agronomo e divulgatrice scientifica. Autrice e coautrice di 11 pubblicazioni scientifiche e di numerosi articoli riguardanti l’alimentazione umana e gli impatti della stessa sulla salute e sull’ambiente, nel 2010 ha conseguito il titolo di DoctorEuropaeus e Ph. Doctor in Produzioni Animali, Sanità e Igiene degli Alimenti nei Paesi a Clima Mediterraneo. Cura GenBioAgroNutrition, “un blog a sostegno dell’Agroalimentare Italiano, della Dieta Mediterranea e della Ricerca Biomedica, contro la disinformazione pseudoscientifica”, che aggiorna quotidianamente.