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Bresaola e salumi italiani protagonisti in Giappone

La bresaola italiana sbarca finalmente in Giappone. La disponibilità da parte del Ministero della Salute nipponico a concludere in tempi brevi il negoziato per l’apertura ai prodotti lavorati di carne di manzo, tra cui in particolare la bresaola, è stata annunciata dal sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto. Questa vittoria del Made in Italy verrà celebrata anche dall’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI), che torna in Giappone per la settimana della Cucina italiana nel mondo: show cooking, degustazioni e giornata benefica per Amatrice. 22-24-26 novembre a Tokyo.

Ivan Scalfarotto, in visita in Giappone in concomitanza con la XXIX Assemblea generale dell’Italy-Japan Business Group (Ijbg), ha incontrato i più importanti importatori e distributori giapponesi del settore per trovare strumenti a sostegno delle esportazioni italiane in quel Paese, e al termine del tavolo di lavoro ha appunto annunciato l’apertura del mercato giapponese alla bresaola da carne italiana.

“Ci è stato proposto di concentrarci in una prima fase sui prodotti realizzati con carne di manzo”, spiega Scalfarotto su EfaNews: “Siamo ovviamente interessati a ottenere l’autorizzazione all’ esportazione verso il Giappone della bresaola realizzata anche con carni di provenienza estera. L’apertura giapponese è un’ottima notizia, che al mio rientro in Italia valuteremo con le altre competenti autorità, in particolare il nostro Ministero della Salute e con le associazioni di categoria”. Alcune di queste, come Federalimentare e Assocarni, hanno già espresso, ha aggiunto Scalfarotto, “un forte interesse ad aprire l’importante mercato giapponese ai prodotti a base di carne bovina ottenuti da animali nati e allevati in Italia”.

Quello del Sol Levante si riconferma insomma un Paese che adora i salumi italiani, e i numeri lo dimostrano. Nei primi sei mesi del 2017 le esportazioni in Giappone hanno dato ottimi risultati: 2.136 ton (+21,7%) per 20,6 milioni di euro (+19%) ponendosi come terzo mercato di destinazione extra UE dopo Svizzera e USA (che detiene il primo posto). A trainare la crescita nel mercato giapponese sono stati prosciutti crudi e pancette.

“Tra noi e il Giappone c’è un’amicizia di lunga data che parte dal 2000, subito dopo l’apertura del mercato nipponico ai salumi italiani avvenuta nel febbraio 1999, e che dura tuttora”, afferma Monica Malavasi, Direttore dell’IVSI: “Nei mesi di febbraio e marzo di quest’anno eravamo qui per una campagna promozionale che ci ha dato molte soddisfazioni. Sono sicura che anche questi giorni saranno importanti e proficui”.

Una serie di appuntamenti quelli organizzati da IVSI – in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tokyo e con l’agenzia ICE – per la settimana della cucina italiana nel mondo pensati per tutti: dagli addetti ai lavori, ai consumatori fino alle future generazioni di giovani chef.

Si parte il 22 novembre con Chicco Cerea, chef del ristorante Da Vittorio di Brusaporto (BG), appena confermato 3 stelle Michelin, che alla Hattori Nutrition College, una delle massime istituzioni nel mondo della formazione alberghiera, terrà uno show cooking, con la presentazione di alcune ricette a base di salumi italiani. Venerdì 24 novembre sarà invece la volta di una serata all’Ambasciata italiana a Tokyo per l’aperitivo all’italiana, con un corner SalumiAmo. Infine domenica 26 novembre, sarà l’Amatriciana Day. Il giornalista Masakatsu Ikeda organizzerà un evento di beneficenza, presso Community Café NANATSUNOKO: una ventina di chef provenienti da tutto il Giappone prepareranno dei piatti il cui ricavato sarà devoluto a favore delle popolazioni colpite dal terremoto della zona di Amatrice.

Per maggiori informazioni sugli eventi in programma, visitate il sito IVSI.

Redazione Carni Sostenibili

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.