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Un alimento che mette tutti d’accordo? Il pollo

Pensate non ci sia un alimento che mette tutti d’accordo? A quanto pare vi sbagliate: il pollo, infatti, piace alle mamme perché è una carne magra e al contempo nutriente (60%) e piace molto ai bambini. Che in un’ipotetica top 5, lo pongono al quarto posto dopo la prevedibile triade pasta-pizza-dolci – e, a sorpresa, prima dei formaggi. È quanto emerge dalla ricerca Doxa/Unaitalia “Le mamme e l’alimentazione dei loro figli”, che attraverso un questionario online somministrato ad un campione rappresentativo di 500 ha fotografato comportamenti e opinioni delle 5 milioni di mamme italiane con figli di età compresa tra 1 e 14 anni.

Come sono le mamme italiane, quando si parla di scelte alimentari in famiglia? Se ne occupano in prima persona (il 90% prepara personalmente i pasti ai bambini), scelgono solo prodotti di qualità e made in Italy (9 su 10) e sono iper-critiche: solo il 24% promuove la dieta dei propri figli.  Da un lato sono attente e pignole, ma si scoprono anche ansiose e insicure: 4 su 10, circa due milioni di loro, ammette di avere dubbi su cosa far mangiare ai propri figli, non sa a chi chiedere consiglio, si sente in colpa se non è presente ed è molto preoccupata per il rischio, sempre possibile, che i propri figli prendano cattive abitudini alimentari. E quando hanno un dubbio, subito dopo l’esperto guardano lo smartphone: è infatti il web il luogo a cui 1 mamma su 2 si rivolge quando cerca un’informazione su un alimento.

Secondo la ricerca a mettere in ansia è soprattutto il timore che i propri figli non seguano una dieta equilibrata (61%), e non consumino a sufficienza frutta e verdura (55%). La carne viene promossa e compare nel menù in media 3 volte a settimana, con una spiccata preferenza per il pollo, presente in media 2 volte a settimana (3-4 volte per 1 mamma su 3) ed unica tipologia di carne ad avere la piena fiducia delle mamme e a non aver subito sensibili riduzioni dei consumi dopo il recente allarme OMS sui possibili rischi legati al consumo di carni rosse e trasformate.

Promosse o bocciate in educazione alimentare? Le mamme si autopromuovono: 8 su 10 giudicano il proprio livello di informazione da buono (65%) a ottimo (17%). Il 18% si dà la sufficienza e ammette di informarsi ma con tanti dubbi da chiarire, solo l’1% non si ritiene abbastanza informata. E sulla “teoria” se la cavano abbastanza bene: la quasi totalità (90%) ritiene (a ragione) che pasta o riso non vadano abbinate a pane o patate o che le patate siano da sostituire al primo piatto (80%). Cadono in errore invece sui secondi piatti: 1 su 2 sovrastima la quantità di formaggi da proporre nel menù (3-4 volte a settimana) e 3 su 10 considerano i legumi un contorno da abbinare ad un secondo proteico.

Ma alla prova dei fatti solo 2 mamme su 10 giudica positivamente la dieta dei figli, considerandola varia ed equilibrata. Oltre 1 mamma su 2 (55%) considera troppo poca la quantità di frutta e verdura assunta dai figli. Un’altra abitudine scorretta è l’assunzione di cibi e bevande troppo zuccherate (24%). Troppi carboidrati e poche proteine secondo il 20% delle mamme. Per chiudere, la consapevolezza che assumano troppi grassi (13%). Non sembra destare preoccupazione invece l’assunzione di proteine, troppe solo per il 5% del campione.

E il pollo? Convince appunto sia le mamme che gli esperti, e incontra anche i gusti dei bambini. Piace infatti al 93% dei bambini e a conquistarli sono soprattutto la cotoletta (piace molto al 57%) e il pollo al forno (massimo grado di apprezzamento per il 51%). Seguono crocchette (47%) e scaloppina in padella (41%).

Per maggiori informazioni e dettagli sulla ricerca, visitate il sito di Unaitalia.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.