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Allevamento, produttore di energia verde

Gli allevamenti bovini, suini ed avicoli, per ridurre il proprio impatto ambientale, si stanno muovendo sempre più verso la produzione di energia verde, attraverso la generazione di biogas e la conseguente produzione di biometano da reflui zootecnici.

Il CRPA, Centro Ricerche Produzione Animale, che ha svolto nel 2010 un censimento degli impianti, ha identificato 235 impianti di produzione di biogas da residui agricoli e zootecnici, di cui 59 in costruzione. L’Italia è, ad oggi, il terzo produttore mondiale di energia da fonti rinnovabili provenienti dai reflui zootecnici e dagli scarti agricoli.

Secondo stime prudenziali del CRPA, la produzione potenziale del settore è di circa 20 TWh/anno di Energia Elettrica (2700 MWe di potenza installata potenziale) o, in alternativa circa 6,5 Miliardi m3 di metano all’anno. Si tratta dell’equivalente di tre centrali nucleari o di tre medie centrali a carbone, con costi di impianto e gestione decisamente competitivi.

Non solo si utilizzano rifiuti del processo produttivo che non vengono immessi tal quali nell’ambiente (con un calo delle emissioni dirette), ma si risparmia anche sull’importazione e sulla combustione dei combustibili fossili, con vantaggi sia dal punto di vista economico che ambientale.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.