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La carne per il benessere dell’intestino

Contrariamente a quel che si pensa, la carne può avere un ruolo chiave per il benessere dell’intestino.

Carne per un corretto funzionamento dell’intestino: è quanto emerge da un nuovo studio clinico e una metanalisi che si sono focalizzati sui benefici delle diete a basso contenuto di carboidrati, come la dieta chetogenica e quella carnivora. Queste diete stanno infatti diventando sempre più popolari per la loro efficacia nel trattamento clinico di una vasta gamma di patologie, come obesità, diabete, epilessia pediatrica, anoressia nervosa, disturbi mentali, morbo di Alzheimer, malattia renale policistica e malattie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.

Il potenziale terapeutico della dieta chetogenica può derivare dalla natura più restrittiva della dieta che, spesso, vede l’eliminazione degli alimenti “problematici”, che possono agire come fattori scatenanti. La riduzione dei carboidrati ad esempio, facilita la perdita di peso e migliora il controllo glicemico nei soggetti obesi, affetti da sindrome metabolica, prediabete o diabete. Invece, i corpi chetonici generati dal fegato durante queste diete, sono potenti molecole regolatrici, simili agli ormoni, che regolano il sistema immunitario e il metabolismo attraverso dei recettori di superficie cellulare, e possono avere un’azione anti infiammatoria e antiossidante, quindi protettiva dallo stress ossidativo, che è alla base dell’invecchiamento, delle malattie cardiovascolari, del cancro e dei disturbi neurodegenerativi come il Parkinson e l’Alzheimer.

LA DIETA CARNIVORA-CHETOGENICA

In questo recente studio, la dieta carnivora-chetogenica si è dimostrata efficace nel trattamento della malattia infiammatoria intestinale in dieci pazienti con una diagnosi istologicamente confermata di colite ulcerosa o morbo di Crohn, senza il supporto di farmaci. I miglioramenti clinici sono stati evidenti, soprattutto con le diete carnivore, in cui i soggetti hanno consumato quasi esclusivamente carne di manzo, pollo e maiale, ma anche pesce, frutti di mare, uova e grassi animali usati per cuocere i cibi, come burro e sego bovino.

Anche uno studio di coorte dell’Università di Harvard su 2.029 soggetti che hanno seguito una dieta carnivora per più di 6 mesi ha riportato che, contrariamente alle aspettative, coloro che hanno seguito questa dieta hanno riportato benefici evidenti per la salute e un’alta soddisfazione. Tutti i pazienti infatti riferiscono che questo tipo di diete sono piacevoli, sostenibili, facili da seguire, quindi senza difficoltà nel mantenerle nel lungo termine e hanno migliorato palesemente la loro qualità della vita.

Non sono stati registrati casi di pazienti in cui la dieta chetogenica o carnivora abbia peggiorato la loro condizione. Gli esiti sono stati tutti positivi, con un miglioramento clinico significativo, con scomparsa di sintomi e del dolore, sensazione di avere più energia, più entusiasmo e benessere generale. La graduale eliminazione dello zucchero e di fibra o zuccheri fermentabili ha subito portato sollievo dai sintomi intestinali, arrivando anche alla completa sospensione dei farmaci.

IL RUOLO ANTINFIAMMATORIO DEI CORPI CHETONICI

Nello spiegare i meccanismi biologici che stanno alla base di questi risultati, gli scienziati hanno posto l’accento sulla riduzione dei carboidrati, sulla restrizione alimentare e sullo stato di chetosi indotto da queste diete, che ha un’attività anti infiammatoria ed è in grado di migliorare la colite, modulando l’azione di specifiche cellule del sistema immunitario.

Gli autori concludono che sono necessari ulteriori studi per dimostrare la potenziale efficacia delle diete chetogeniche e carnivore, per chiarire il ruolo antinfiammatorio dei corpi chetonici e gli effetti di queste diete sul microbioma. È qui che dovrebbe concentrarsi la ricerca futura e, in particolare, sarebbe interessante un confronto tra una dieta carnivora e una vegana, per produrre dati clinicamente utili.

Pur non volendo promuovere una dieta carnivora o chetogenica, è importante far sapere che esistono studi che esplorano il potenziale di queste diete nel trattamento di alcune patologie. Specialmente in un periodo in cui la carne e gli alimenti di origine animale vengono costantemente demonizzati, sembra corretto informare che la ricerca finora suggerisce che una dieta carnivora-chetogenica potrebbe essere un trattamento promettente per alcune patologie intestinali.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.