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Meno carne a scuola? Attenzione alla sarcopenia

La sarcopenia, perdita progressiva di massa muscolare e della sua funzionalità, è una patologia che può essere fronteggiata con corretta alimentazione e attività fisica. Tipica della terza età, oggi riguarda invece anche i più giovani.

La sarcopenia, cioè la perdita progressiva di massa muscolare e della sua funzionalità, è una patologia tipica della terza età, che può essere evitata o rallentata con una corretta alimentazione abbinata all’attività fisica. In particolare è stato dimostrato in più occasioni che la carne, specialmente rossa, ha un comprovato potere di prevenire la sarcopenia. Questo grazie alle sue proteine nobili di alta qualità e ai minerali prontamente biodisponibili che vanno a nutrire e fortificare i muscoli, rivelandosi uno degli alimenti più utili negli anziani a questo proposito.

La riduzione della densità dei nutrienti associata a un passaggio a una dieta più a base vegetale richiede una continua e attenta considerazione della possibilità di non garantire che la quantità e la qualità delle proteine ​​consumate e l’assunzione di micronutrienti soddisfino i requisiti per il mantenimento di una salute ottimale Una recentissima revisione ha trovato che la sarcopenia oggi comincia ad essere presente in modo preoccupante anche nei giovani. Questo risultato si accompagna anche ad un aumento dei disturbi metabolici e di altri problemi di salute. Ricordiamo ad esempio il ritorno del rachitismo nei bambini, malattia del passato debellata negli ultimi decenni anche grazie al benessere e quindi ad un’alimentazione più completa, comprendente quantitativi adeguati di carne e cibi di origine animale. Un ritorno al passato dovuto ad un’alimentazione scorretta, a partire dalle diete vegane imposte ai più piccoli durante la delicata fase della crescita.

Secondo questa revisione, che è la prima in assoluto a trattare questo argomento di grande criticità, si stima che più di un giovane su dieci soffre di sarcopenia precoce. Tra le principali cause emergono la sindrome metabolica, l’inattività fisica, una nutrizione inadeguata, carenza di vitamina D, squilibrio del microbiota intestinale, resistenza all’insulina, squilibrio negli ormoni sessuali, negli ormoni della crescita e negli ormoni tiroidei, malattie neuromuscolari, malfunzionamento degli organi e infiammazione. Una dieta carente, totalmente priva di proteine animali insieme all’assenza di movimento è tra i primi fattori di rischio e la sarcopenia già in giovane età è collegata anche ad altre patologie come il cancro, malattie cardiache, obesità e insufficienza nella funzionalità di tutti gli organi vitali.

La #carne, specialmente la #CarneRossa, ha un comprovato potere di prevenire la #sarcopenia grazie alle sue #ProteineNobili di alta qualità e ai #minerali prontamente biodisponibili. Condividi il Tweet

Il concetto di sarcopenia si è quindi evoluto da una semplice perdita di massa muscolare, diventando una malattia muscolare collegata a patologie molto serie. Si prevede che la popolazione affetta da sarcopenia aumenterà a livello globale da 50 milioni a più di 200 milioni nei prossimi 40 anni, diventando un grave problema per la Sanità pubblica, anche per i costi di ospedalizzazione. Diventa di fondamentale importanza quindi la prevenzione della sarcopenia già in giovane età, attraverso attività fisica adeguata e un’alimentazione completa che non escluda nessun alimento, per una massa muscolare sempre forte e sana.

L’esclusione della carne dai menu scolastici, a cui stiamo assistendo negli ultimi anni al fine di incoraggiare menu vegani, si rivela dunque una scelta pericolosa a questo proposito. La carne, infatti, viene generalmente sostituita nella migliore delle ipotesi da alimenti meno nutrienti, ma anche da cibi iper processati pieni di zuccheri, sale, oli vegetali raffinati, amidi e additivi, il cui consumo è legato a maggiore incidenza di sovrappeso e obesità infantile con relative conseguenze sulla salute di bambini e adolescenti.

Escludere cibi densi di nutrienti come la carne significa rinunciare a proteine di qualità e a micronutrienti vitali, che si trovano in alta biodisponibilità sono nei cibi animali, come ferro eme, vitamina B12, DHA, calcio, iodio e zinco, necessari per un corretto sviluppo fisico e cerebrale dei bambini.

Una #dieta priva di #ProteineAnimali e l’assenza di #movimento può portare al rischio di #sarcopenia giovanile e #patologie come #cancro, malattie cardiache ed #obesità. Condividi il Tweet

Per i giovani fisicamente attivi, sono necessari circa 25 grammi di proteine ​​di alta qualità a ogni pasto per massimizzare il tasso di sintesi proteica nel muscolo scheletrico. Tuttavia, il contenuto energetico delle fonti proteiche alimentari necessarie per fornire questa quantità di proteine ​​varia notevolmente. Ad esempio, 550 grammi (3 tazze) di quinoa forniscono circa 25 g di proteine, ma con un elevato valore energetico di circa 600 kcal, mentre solo 100 g di carne di manzo magra forniscono la stessa quantità di proteine, contribuendo solo con 150 kcal all’assunzione di energia. Quindi, la carne di manzo magra ha il vantaggio calorico di fornire meno calorie ma più nutrienti essenziali, tra cui proteine ​​di alta qualità. Le diete vegane e vegetariane comportano carenze nutrizionali che possono avere conseguenze negative per la crescita e lo sviluppo dei bambini. L’inclusione della carne rispetto alla sua limitazione nella dieta dei più piccoli porta risultati migliori in termini di prestazioni accademiche, di crescita, sviluppo cognitivo e comportamentale.

Non a caso tutte le principali società di pediatria in Italia e all’estero si erano già espresse in merito, sconsigliando le diete vegane e vegetariane nei bambini e nelle donne in gravidanza, a causa dei gravi danni irreversibili che queste diete carenti non correttamente integrate possono portare. Come compromissione del sistema nervoso, ritardo nello sviluppo del cervello e nella crescita somatica e cognitiva. Ora, si aggiunge anche la sarcopenia precoce.

Esistono a proposito iniziative per incoraggiare il consumo di carne sostenibile e alimenti di origine animale nelle scuole, come il programma “Meat to School della Global Food Justice Alliance, che mira a portare nei menu scolastici alimenti di origine animale di qualità e ricchi di nutrienti, tra cui carne rossa di manzo prodotta in modo rigenerativo insieme a fragole, mirtilli, lattuga e pomodori, così da evitare il consumo di cibi vegani poveri e ultra-processati. Speriamo che iniziative simili sorgano anche in Italia per nutrire i bambini in modo genuino e salutare.

Agronomo e divulgatrice scientifica. Autrice e coautrice di 11 pubblicazioni scientifiche e di numerosi articoli riguardanti l’alimentazione umana e gli impatti della stessa sulla salute e sull’ambiente, nel 2010 ha conseguito il titolo di DoctorEuropaeus e Ph. Doctor in Produzioni Animali, Sanità e Igiene degli Alimenti nei Paesi a Clima Mediterraneo. Cura GenBioAgroNutrition, “un blog a sostegno dell’Agroalimentare Italiano, della Dieta Mediterranea e della Ricerca Biomedica, contro la disinformazione pseudoscientifica”, che aggiorna quotidianamente.