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Carne rossa, sì o no? L’intelligenza artificiale può aiutarci a dare una risposta

Oltre ai numerosi studi che ribadiscono l’importanza della carne per la salute umana, oggi anche l’intelligenza artificiale può aiutarci ad averne ulteriori conferme.

Siamo ormai entrati nell’era dell’intelligenza artificiale, che applicata in vari campi sta dando un grande aiuto all’uomo, come nelle finanze, nell’istruzione, nella sicurezza e nel trasporto, ma anche nella salute e nella ricerca biomedica, risolvendo numerosi problemi. Oggi ad esempio, l’impatto sulla salute del consumo di carne rossa è ancora una questione controversa, nonostante la grande quantità di studi scientifici che ribadiscono quanto questo alimento sia importante per la salute umana. Ora, anche l’intelligenza artificiale (AI) può aiutarci ad avere ulteriori risposte.

L’AI, con i suoi strumenti per l’analisi dei big data, l’apprendimento automatico e tecniche di deep learning fornisce un nuovo aiuto per integrare nelle analisi i diversi fattori finora non valutati, quali l’assunzione esatta di cibo, l’attività fisica, la qualità del sonno, il microbioma di ognuno di noi, la variabilità genetica, i dati sociodemografici ecc. Questa enorme quantità di lavoro probabilmente confermerà quanto già stiamo osservando con i molti studi scientifici disponibili: che il miglior stile di vita sano è la dieta mediterranea, che include carni bianche e rosse.

Siamo diventati esseri intelligenti grazie alla #carne, fonte di #ProteineNobili, #vitamine fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso e #minerali essenziali come #ferro, #selenio e #zinco. Condividi il Tweet

Il consumo di carne è considerato dagli antropologi come un fattore chiave che ha contribuito allo sviluppo del nostro cervello e all’evoluzione umana. In pratica, siamo diventati gli esseri intelligenti che siamo oggi grazie proprio alla carne. Questo perché è un’importante fonte di proteine nobili, vitamine fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso, come la vitamina B12 e niacina, e minerali essenziali come ferro, selenio e zinco. Motivo per cui oggi le più grandi società europee di nutrizione e l’American Academy of Pediatrics sconsigliano le diete vegane nei bambini e negli adolescenti.

Tuttavia, esistono studi che hanno associato un elevato consumo di carne rossa a patologie cardiovascolari, diabete e cancro, ma le evidenze sono deboli e insufficienti per fare delle raccomandazioni conclusive. Questo perché la maggior parte di questi studi sono di bassa qualità scientifica, con dati ottenuti mediante questionari sul consumo e la frequenza degli alimenti, con tecniche analitiche soggette a molti errori.

Gli studi recenti più accurati, come le prove epidemiologiche che legano il consumo di carne rossa a patologie croniche, sono arrivati a risultati inconcludenti, mentre una meta-analisi di 24 studi clinici randomizzati ha concluso che una quantità superiore a 0,5 porzioni al giorno di carne rossa non ha influito negativamente sui grassi nel sangue, sulle lipoproteine o sulla pressione sanguigna rispetto a quantità inferiori. Inoltre non sono stati trovati processi di ossidazione e infiammazione legati al consumo di carne rossa, che sono cruciali nello sviluppo dell’aterosclerosi e trombosi, escludendo la carne come causa di queste malattie.

#CarneRossa e #salumi fanno parte di una #dieta completa e gli effetti finali del loro consumo possono variare a seconda del tipo di #cibo con cui vengono consumati. Condividi il Tweet

Data l’importanza della carne per la nostra salute, dobbiamo sapere con sicurezza perché la carne porta ad una vita più sana, e gli studi che collegano la dieta alla salute devono migliorare in robustezza e rigore. Bisogna infatti considerare anche aspetti sottovalutati, come i metodi di lavorazione e di cottura quali la salatura, l’affumicatura o la cottura ad alte temperature, dai potenziali effetti dannosi.

Inoltre, il nostro stomaco è un bioreattore che può ossidare e antiossidare gli alimenti, a seconda della combinazione dei vari cibi tra loro. Ad esempio, abbinare la carne con alimenti chiave ricchi di polifenoli, come il vino rosso, riduce i processi di perossidazione lipidica durante la digestione, rendendo questo abbinamento antiossidante e protettivo.

Ecco perché è importante tenere in considerazione che carne rossa e salumi vengono consumati all’interno di una dieta completa e che gli effetti finali del loro consumo possono variare a seconda del tipo di cibo con cui vengono consumati. Come ad esempio la contemporanea presenza di carne, verdure, frutta e alimenti integrali ricchi di fibre, che presenta effetti positivi sulla salute.

Come ha dimostrato lo studio PREDIMED (Prevencion con Dieta Mediterranea), per cui l’adesione a lungo termine alla dieta mediterranea, che prevede anche il consumo di carne rossa, riduce l’incidenza di patologie cardiovascolari del 30% rispetto al seguire un regime alimentare povero di grassi. Anche la variabilità genetica degli individui è un altro fattore da tenere in considerazione e a questo proposito viene in aiuto l’intelligenza artificiale, per integrare tutte le variabili esterne che possono influenzare i risultati finali.

Agronomo e divulgatrice scientifica. Autrice e coautrice di 11 pubblicazioni scientifiche e di numerosi articoli riguardanti l’alimentazione umana e gli impatti della stessa sulla salute e sull’ambiente, nel 2010 ha conseguito il titolo di DoctorEuropaeus e Ph. Doctor in Produzioni Animali, Sanità e Igiene degli Alimenti nei Paesi a Clima Mediterraneo. Cura GenBioAgroNutrition, “un blog a sostegno dell’Agroalimentare Italiano, della Dieta Mediterranea e della Ricerca Biomedica, contro la disinformazione pseudoscientifica”, che aggiorna quotidianamente.