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Chi mangia carne è più felice

Chi mangia carne è più felice. Lo dimostra un recente studio di alto rigore scientifico, che conferma ciò che era già stato rivelato da ricerche precedenti.

Chi mangia carne soffre meno di ansia e depressione rispetto a vegani e vegetariani. Questa metanalisi ha esaminato gli effetti del consumo di carne sulla salute mentale e sono emerse grandi differenze tra chi mangia carne e chi non ne consuma affatto.

Già era stato osservato in passato che, parallelamente ad un aumento dei disturbi mentali, anche il vegetarismo e il veganismo stavano diventando sempre più popolari in tutto il mondo. Considerato il noto effetto positivo della carne sul buonumore, gli studi si sono concentrati per indagare a fondo questa relazione. Revisioni sistematiche precedenti avevano già rilevato tassi molto più bassi di problemi di salute mentale in chi mangia carne. Con questa nuova revisione meta-analitica è stata esaminata la forza di questa relazione, fornendo una valutazione completa quantitativa e di elevata qualità scientifica.

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Su un totale di 171.802 partecipanti con 157.778 mangiatori di carne e 13.259 che si astengono totalmente dal suo consumo, è emerso che vegani e vegetariani sono significativamente molto più depressi e ansiosi. Specialmente nei vegani i livelli di depressione sono molto alti, con una maggiore tendenza all’autolesionismo e al suicidio. Inoltre, in entrambi i gruppi che escludono totalmente la carne dalla dieta, è stata riscontrata una maggior probabilità di prescrizione di farmaci per problemi psichici.

La metanalisi ha anche mostrato che più rigoroso è lo studio preso in esame, più positiva e coerente è la relazione tra consumo di carne e maggior senso di benessere. Chi mangia carne ha migliori stati d’animo, meno percezione dello stress, ed una qualità della vita superiore. È ormai assodato che ciò che mangiamo ha una grande influenza sulla nostra psiche, e questo studio fornisce finalmente prove quantitative affidabili sulla relazione tra dieta e salute mentale.

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Nelle conclusioni si fa anche riferimento agli studi del passato, di povera qualità scientifica che hanno messo in cattiva luce la carne a causa di gravi errori metodologici, di progettazione e di strategie di campionamento distorte e selettive. Infatti, molti di questi studi che mostrano una superiorità della dieta vegana hanno in realtà reclutato campioni da siti web vegani e vegetariani, da gruppi di social network, ristoranti e comunità vegane. Questo crea una raccolta di dati falsata che porta a risultati non affidabili, specialmente se i partecipanti sono emotivamente spinti da forti ideologie nei confronti dei loro comportamenti alimentari.

Ecco perché tutti gli studi più nuovi e scientificamente superiori stanno mostrando che la carne non è la causa di tutti i mali, nemmeno in dosi maggiori di quelle raccomandate. La carne ha un comprovato ruolo attivo benefico sul buonumore, contribuendo efficacemente ad allontanare stati d’ansia e di depressione. I responsabili politici e le comunità mediche dovrebbero essere a conoscenza di queste conclusioni, per indirizzare la futura ricerca e rivalutare un nobile alimento ingiustamente colpevolizzato. Questi risultati non sono i primi a dimostrare che una dieta restrittiva può minacciare la buona salute mentale, e sono importanti anche per aggiornare la pratica clinica nella cura dei disturbi mentali.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.