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Chi sono i “flexitariani”?

Li chiamano “flexitariani”, o in alcuni casi semi-vegetariani. Non sono altro che coloro che mangiano in modo equilibrato. Come in Italia abbiamo sempre fatto.

Vegetariani, vegani, fruttariani, crudisti, addirittura respiriani, e ora anche flexitariani: quando si ha a che fare con i vari modi di alimentarci, siamo abituati a sentirne di ogni, alcuni davvero bizzarri e fuori da ogni logica. Oggi si parla molto di dieta flexitariana, ma cosa vuol dire davvero? Andando a fondo nel suo significato, ci può stupire scoprire che in realtà non è altro che la dieta dei nostri nonni, ma solo con un nome più accattivante, o “trendy”.

Il termine “flexitariano” deriva dall’inglese flexitarian, composto dall’unione di due parole, flexible, cioè flessibile e vegetarian, vegetariano. In pratica, si tratta di un vegetariano “flessibile”, cioè poco convinto della sua scelta di non mangiare del tutto la carne, per cui se la concede ogni tanto. Questo perché da una parte vorrebbero seguire una dieta prevalentemente vegetale, ma dall’altra riconoscono l’importanza della carne e della sua insostituibilità, specialmente quando lo stress comincia a farsi sentire o iniziano a soffrire di carenze nutrizionali.

Essere #flexitariani non è altro che seguire la #DietaMediterranea dei nostri nonni, ma con un nome più trendy. Condividi il Tweet

Questa tendenza ha più successo perché non impone le regole rigide del veganesimo o del vegetarianesimo, ma è ammessa la possibilità di “sgarrare”. Chi prova infatti queste diete estreme, torna poi inevitabilmente sui propri passi, a causa di tutti i problemi che comportano, ricominciando a mangiare carne. Questa via di mezzo che non esclude categoricamente la carne, rappresenta invece una strada rassicurante da seguire, che permette di godere sia dei benefici e dei vantaggi della carne, sia di allontanare i rischi che si corrono con una dieta completamente a base vegetale. Ed effettivamente è un giusto compromesso, che non è altro il principio su cui si fonda la nostra Dieta Mediterranea, fatta di varietà e complementarietà tra cibi animali e vegetali.

Il #semivegetarianismo è in realtà il principio su cui si fonda la nostra #DietaMediterranea, fatta di complementarietà tra #CibiAnimali e #vegetali. #Flexitarian Condividi il Tweet

È un peccato che questa categoria di persone non venga però considerata come tale, ma venga conteggiata tra i vegani in aumento, perché in realtà vegani non sono. Anche molti studi di scarsa qualità scientifica sui vegani per autodefinizione, che illustrano i benefici di una dieta veg, potrebbero essere “falsati” dalla mancata considerazione del consumo di carne “flessibile”. I vantaggi per la salute infatti potrebbero derivare proprio da questa presenza di carne sporadica e non dalla dieta esclusivamente vegetale in sé, che nella pratica non viene realmente seguita con rigore.

La dieta flexitariana dunque si avvicina molto alla nostra Dieta Mediterranea, ma non esistono regole ben precise. C’è chi rinuncia alla carne per 1-2 giorni alla settimana, chi invece per 2-3 giorni alla settimana, fino ad un massimo di 5 o più giorni di rinuncia. Questo è il punto debole di questa dieta, che lascia spazio a pericolose improvvisazioni. La mancanza di quantità di riferimento e la libertà di introdurre la carne “a singhiozzo”, senza dosi ben precise, può non renderla bilanciata e quindi non adeguata alle varie necessità. E lo sapevano bene i nostri nonni, quando la mancanza di carne significava fame e povertà, mentre il riuscire a mangiarla di tanto in tanto era finalmente un privilegio che allontanava la malnutrizione.

#Flexitariani? La presenza di #CibiAnimali e #vegetali insieme è la base strutturale della #DietaMediterranea. Condividi il Tweet

La nostra Dieta Mediterranea, con la sua presenza di carne ben definita, è l’unico modello alimentare riconosciuto come Patrimonio dell’umanità, davvero efficace nella prevenzione di patologie cardiovascolari, obesità, diabete, malattie degenerative, Alzheimer e alcuni tipi di tumore. Questo grazie alla varietà, alla completezza e alla giusta combinazione dei diversi cibi che la caratterizzano, permettendo quell’azione sinergica di nutrienti importanti e antiossidanti, in grado di contrastare lo stato infiammatorio che scatena la maggior parte delle patologie.

La presenza di cibi animali e vegetali insieme, con dosi e frequenze di assunzione ben determinate, è la base strutturale che dà solidità alla Dieta Mediterranea: la carne rappresenta un alimento fondativo e portante, presente costantemente nel corso dei millenni, con comprovati effetti positivi per il nostro organismo, e senza la quale la stessa Dieta Mediterranea perderebbe di significato, di identità e di efficacia. Meglio quindi lasciar perdere mode strane e potenzialmente pericolose, andando invece sul sicuro.

 

Agronomo e divulgatrice scientifica. Autrice e coautrice di 11 pubblicazioni scientifiche e di numerosi articoli riguardanti l’alimentazione umana e gli impatti della stessa sulla salute e sull’ambiente, nel 2010 ha conseguito il titolo di DoctorEuropaeus e Ph. Doctor in Produzioni Animali, Sanità e Igiene degli Alimenti nei Paesi a Clima Mediterraneo. Cura GenBioAgroNutrition, “un blog a sostegno dell’Agroalimentare Italiano, della Dieta Mediterranea e della Ricerca Biomedica, contro la disinformazione pseudoscientifica”, che aggiorna quotidianamente.