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Carne rossa e latticini: nuovo studio ne rivela i benefici

Un nuovo studio svedese mostra tutti i benefici dei latticini per la salute cardiovascolare, grazie a particolari componenti dei grassi, sfatandone i miti secondo cui sarebbero dannosi per la salute, così come succede anche per la carne rossa.

Negli ultimi 70 anni, tutte le linee guida dietetiche si sono concentrate sulla riduzione di alimenti naturali di cui l’essere umano si è nutrito per millenni, come carne rossa, uova e latticini, a causa di alcuni dei loro nutrienti definiti pericolosi per la salute, come grassi saturi e colesterolo. Le conseguenze di queste regole però non hanno portato i frutti sperati, anzi al contrario, pare inarrestabile l’aumento di patologie, sovrappeso e obesità.

La riduzione di #alimentinaturali di cui l’essere umano si è nutrito per millenni, come #carnerossa, #uova e #latticini non ha diminuito patologie come #obesità, #sovrappeso e #patologie Condividi il Tweet

Un nuovissimo studio svedese, come hanno già fatto anche altre ricerche, ribalta quello che si è sempre saputo finora, rivelando che una maggiore assunzione di grassi lattiero-caseari è associata a un minor rischio di patologie cardiovascolari in diverse popolazioni, tra cui la Svezia, un paese con un elevato consumo di latticini. Secondo l’autrice dell’interessante articolo pubblicato su The Guardian che riprende e commenta lo studio, l’essere umano ha perso il modo di alimentarsi secondo natura, dirigendosi verso cibi modificati fisicamente e chimicamente allo scopo di renderli più “sani”, come ad esempio il latte scremato, formaggi light senza grassi o a ridotto contenuto di sale, e più della metà del cibo che mangiamo è di fatto ultra-processato.

Questo allontanamento da un tipo di alimentazione più adatta a noi, secondo la nostra natura e la nostra evoluzione, ha gravi conseguenze sulla nostra salute. Madre Natura infatti, non progetterebbe mai alimenti in grado di abbreviare la durata della vita delle sue creature. Ecco perché studi più recenti e di alta qualità scientifica, come questo svedese, mostrano finalmente che i cibi che fanno parte da sempre della nostra tradizione e con i quali ci siamo evoluti sono per noi effettivamente i più sani.

I #cibi della nostra #tradizione alimentare e che hanno permesso la nostra #evoluzione sono per noi i più #sani. A questo proposito la #CarneRossa occupa il posto d’onore, presente nell’#alimentazione umana da milioni di anni. Condividi il Tweet

A questo proposito la carne rossa occupa il posto d’onore, presente nell’alimentazione umana da decine di migliaia di anni, tanto che i nostri antenati erano addirittura dei super-predatori carnivori più che onnivori. Eppure è stato il cibo più bistrattato negli ultimi tempi, al punto che perfino alcune autorità nutrizionali, spesso con stretti legami con attivisti per i diritti degli animali o altre forme di vegetarismo ideologico, promuovono purtroppo nell’opinione pubblica l’idea che si tratti di un alimento malsano da evitare.

Ma la realtà scientifica è ben diversa: che la carne rossa favorisca l’insorgenza di alcuni tumori non è stato mai davvero dimostrato. L’associazione tra carne rossa e tumori si basa su studi osservazionali inaffidabili perché di bassa qualità scientifica, che non prendono in considerazione i fattori confondenti e quindi insufficienti per poter stabilire un nesso causale coerente. Questa mancanza di prove certe trova oggi riscontro in successive valutazioni epidemiologiche più approfondite e di più alta qualità scientifica, che hanno infatti rilevato l’assenza di causalità tra consumo di carne rossa e tumori.

L’associazione tra #CarneRossa e #tumori si basa su #StudiOsservazionali inaffidabili di bassa qualità scientifica, che non prendono in considerazione i #FattoriConfondenti. Condividi il Tweet

Nell’articolo vengono sfatati quindi tanti miti che ruotano specialmente attorno agli alimenti di origine animale, evidenziando anche l’eccessiva enfasi che viene posta su frutta e verdura. Come ad esempio lo slogan delle 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, nato nel 1991 da un’azienda californiana di vegetali, che appare su molti alimenti veg ultra-processati, come scatolette di fagioli pronti e cibi già cotti, come abile strumento di marketing che li circonda di un’aura discutibile di salute. Uno studio del 2010 non è riuscito a stabilire una chiara associazione tra miglioramento della salute e questa raccomandazione, che purtroppo non ha persuaso a mangiare verdure più sane, ma più frutta dolce, aumentando di fatto l’introito di zuccheri.

Sono tante le cose che andrebbero riviste nelle odierne #RaccomandazioniNutrizionali, per un aggiornamento delle attuali linee guida dietetiche. Condividi il Tweet

Stessa cosa per i carboidrati, su cui lo studio Pure ha concluso che un’elevata assunzione di cereali raffinati di almeno 350 g al giorno, è associata a un rischio più elevato del 27% di mortalità e del 33% di malattie cardiovascolari, mentre carne e latticini fanno bene al cuore e contribuiscono alla longevità.

Insomma sono tante le cose che andrebbero riviste nelle odierne raccomandazioni nutrizionali. Si auspica che i progressi ottenuti nelle recenti scoperte scientifiche trovino un riscontro ed un’applicazione concreta anche nella realtà dei fatti, rendendo sempre più necessari una rielaborazione e un aggiornamento delle attuali linee guida dietetiche.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.