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Come conservare i cibi in frigorifero in modo corretto

È l’elettrodomestico forse più presente nelle nostre case, lo utilizzano praticamente tutti, grandi e piccini, ma pochi sanno come farlo al meglio. Parliamo del frigorifero. È lo strumento per eccellenza di conservazione dei cibi, non solo inteso come il luogo per riporli, ma anche in quanto utilizzato per allungarne la vita e preservarne i sapori.

Purtroppo, però, uno degli errori più frequenti che si commette è di aprire lo sportello e mettere gli alimenti spesso un po’ a caso, cercando di riempire gli spazi vuoti senza una organizzazione.

Eppure, se si dispone correttamente il cibo in frigo si possono anche ridurre gli sprechi. In poche parole, si può conservare meglio riducendo il rischio che vada a male prima della scadenza. Ecco, quindi, qualche consiglio utile e i consigli della Dottoressa Alice Bacchetta, tecnologa alimentare dell’azienda milanese Rondanini.

Qual è la temperatura del frigorifero

Nessun frigo è uguale, ma solitamente è possibile regolare la temperatura che nella parte centrale dovrebbe essere intorno ai 4-5°C. A questo punto, quel che non tutti sanno è che gli scomparti più in alto e più in basso solitamente non hanno la stessa temperatura. Infatti, nelle mensole generalmente superiori e nei cassettoni la temperatura sale fino ai 10°C. I ripiani più in basso invece vedono il termometro scendere a circa 2°C.

Altro spazio “sconosciuto” è lo sportello con i suoi vani. Quelli sono gli scomparti ove solitamente la temperatura supera i 10°C, motivo per cui non ci va messo tutto ciò che richiede una temperatura di conservazione più bassa.

Come vanno disposti i cibi in frigo

Le diverse temperature nei differenti scomparti consentono di riporre gli alimenti negli spazi con la temperatura a loro consona per una migliore conservazione. Nei cassettoni, ove ricordiamo che la temperatura è tra gli 8 e i 10 gradi, possono essere riposti frutta e verdura.

Nei ripiani della porta frigo – se non diversamente specificato in termini di temperatura di conservazione indicata sulla confezione – possono andare bevande come bibite analcooliche, il vino, prodotti in tubetti.

Salumi, formaggi, cibi cotti o confezioni aperte potranno andare benissimo nella parte centrale, che ricordiamo ha una temperatura intermedia.

La parte più bassa invece, quella che è intorno ai 2 gradi, dovrà essere riservata a carne e pesce.

Organizzare e separare gli alimenti consente una giusta conservazione

Ogni ripiano ha la temperatura giusta per i cibi, ma ciò può non bastare. È fondamentale evitare una contaminazione o sbalzi di temperatura. Tenete gli alimenti separati, chiusi in buste o in contenitori ed evitate di inserire cibi caldi (che creerebbero inoltre condensa), e di tenere a lungo aperta la porta. L’igiene poi è fondamentale, quindi comparti e ripiani vanno lavati periodicamente (e asciugati!).

Il freezer

Un discorso a parte merita il freezer, ove la temperatura scende sotto lo zero. A quanto? Ce lo dicono le stelline. Il congelatore è perfetto per mantenere più a lungo la conservazione degli alimenti, la cui durata dipende dal modello del nostro elettrodomestico. Fateci caso, sono riportate delle stelline ad ognuna delle quali corrisponde una temperatura di conservazione di -6° C.

Se sono due, vorrà dire che si raggiungeranno i -12°C. Con tre quindi sarà -18°C, ideale perché impedisce la proliferazione di batteri. E se ce ne sono 4? Può arrivare a -25°C che vuol dire il riuscire a portare alla congelazione in tempi brevi eventuali alimenti freschi. Perché ciò è così importante? Perché la congelazione più lenta può comportare la formazione di microcristalli che possono danneggiare gli alimenti.

Un trucco per aprire meno il frigo

Aprire e chiudere la porta del frigo è una delle attività che più si fanno in una cucina. Neanche ce ne rendiamo conto, ma viene ripetuto decine di volte in una giornata. Se stiamo preparando un pranzo o una ricetta ricorreremo magari a uova, poi burro, vino e così via.

Fermarsi a fare mente locale e preparare tutto assieme sul tavolo ci ridurrà il numero di operazioni e magari ci farà risparmiare tempo nelle nostre preparazioni. Per poter conservare al meglio gli alimenti in frigo, a partire dalla carne, abbiamo chiesto alla Dottoressa Alice Bacchetta alcuni consigli.

Come si conserva in maniera corretta la carne in frigorifero? Può essere lasciata negli involucri con cui viene acquistata?

Una corretta conservazione della carne in frigorifero prevede il posizionamento nel ripiano più basso del frigorifero, dove la temperatura è più bassa e l’eliminazione degli involucri in cui viene acquistata, in modo da allontanare i succhi persi durante la permanenza nei banchi frigoriferi del supermercato in quanto sono ricchi di sangue che risulta essere un substrato ottimale per la proliferazione batterica. Sarebbe meglio riporre la carne in contenitori in plastica o in vetro ben sigillati.

Fondamentale è fare attenzione, nel caso in cui si voglia mantenere il packaging originale, che questi siano in buone condizioni e ben sigillati così che non ci siano possibili contaminazioni batteriche (se entra l’aria, entrano anche i batteri che possono alterare velocemente la carne sia a livello visivo che olfattivo).

Per quanti giorni può stare in frigo da cruda?

La carne cruda ha diversi giorni di conservabilità in funzione della specie di cui stiamo parlando, normalmente si consiglia di consumarla appena acquistata, ma vediamo meglio nello specifico: la carne macinata, proprio per il fatto che è stata maneggiata maggiormente ha una conservabilità ridotta, massimo 24 ore dall’acquisto; per quanto riguarda invece carni di maiale e carni bovine si consiglia di non superare i 3-4 giorni (2 se tagliata a fettine). Discorso a parte viene fatto per il pollame, si consiglia di consumarlo entro 48 ore.

E da Cotta?

Da cotta, invece, la carne resiste a temperature frigorifere mantenendo le sue proprietà organolettiche e soprattutto igieniche per 3-4 giorni massimo.

 

Letizia Palmisano è una giornalista freelance specializzata su temi ambientali e sui new media, quali i social network. La sua attività professionale spazia dal giornalismo alla consulenza nel mondo della comunicazione 2.0. Co-ideatrice del premio Top Green Influencer. È co-fondatrice della FIMA e fa parte del comitato organizzatore del Festival del Giornalismo Ambientale. Nel comitato promotore del Green Drop Award, premio collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2018 ha vinto il prestigioso Macchianera Internet Awards per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all'economia circolare. Il suo blog è www.letiziapalmisano.it