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Disosso del quarto posteriore bovino e suo utilizzo

“Da nord a sud della penisola, la cucina italiana, senza la carne, fa fatica a stare in piedi. Gran parte dei primi e dei secondi piatti, infatti, si basano sul suo utilizzo”. Parola di Enrico Conti di Accademia Macelleria Italiana, che in quest’ultimo video-tutorial della serie “I segreti della macelleria”, ci spiega come disossare ed utilizzare al meglio il quarto posteriore del bovino. Quest’ultimo, formato da coscia e lombata, è perfetto per le lunghe cotture, quindi per la preparazione di bollito e spezzatino.

Ma cosa forma di preciso il quarto posteriore bovino? Innanzitutto il campanello; c’è poi la noce, perfetta per fettine e cotolette; il girello, usato in Italia soprattutto per fare il Roast Beef; come dimenticare “il cuore pulsante del macellaio”, come lo definisce Enrico: la fesa, un taglio del bovino con cui ci si può fare di tutto (straccetti, tagliate, carpaccio ecc.); e poi lo scamone, il pezzo più pregiato di tutta la coscia, oltre che il più tenero, da cui tra l’altro si ricavano le fiorentine ed il filetto di manzo. E per finire in bellezza, una bella Picanha pronta per la griglia!

 

Ringraziamo ancora Enrico, Damiano e tutto lo staff AMI per questa bella avventura insieme, che chissà, potrebbe anche riprendere presto.

 

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.